MA I TAGLI POTREBBERO ESSERE REVOCATI ED È CAOS PER FARE ORARI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 set. - Scuola, si riparte,
con meno ore per tutti, ma, soprattutto, per gli istituti tecnici
e professionali. Anche qui, infatti, e' arrivata la riforma
Gelmini delle superiori che prevede una sforbiciata all'orario
per renderlo piu' leggero e digeribile per i ragazzi e per
risparmiare sulle spese per il personale. Ma nei tecnici e nei
professionali la diminuzione di ore non tocchera' soltanto le
classi prime, come nei licei, ma anche le seconde e le terze
negli indirizzi professionalizzanti e seconde, terze e quarte in
tutti gli altri. Insomma, ragazzi che negli scorsi anni avevano
cominciato un percorso, da quest'anno si ritroveranno con quadri
orari modificati in corsa. Una "violazione dei diritti degli
studenti" che ha spinto il sindacato Snals-Confsal a ricorrere al
Tar. Il ricorso e' stato vinto perche' per operare il taglio
mancava un passaggio tecnico al Consiglio della Pubblica
istruzione (Cnpi) che il ministero aveva saltato. Il Cnpi questa
estate ha espresso parere negativo sul taglio delle ore perche',
secondo il parlamentino scolastico, i decreti ministeriali della
Gelmini che introducono la novita' "negano il diritto soggettivo
degli studenti a vedere confermato il patto formativo
sottoscritto" e "inficiano l'identita' culturale sia
dell'istruzione tecnica che di quella professionale". Inoltre il
ministero, secondo il Cnpi, e' andato oltre le proprie
possibilita': ha utilizzato la manovra estiva del 2008 con troppa
elasticita' operando piu' tagli del dovuto.
Nelle scuole, intanto, le riduzioni sono state fatte. Ma si
brancola nel buio: il Consiglio di Stato entro fine mese dovra'
dire se i tagli sono legittimi o meno. Si rischia la retromarcia
improvvisa. E intanto e' difficile mettere insieme i quadri orari.
"Per ora l'impatto negativo c'e' stato soprattutto sul personale-
spiega Leandro Cantoni, preside del professionale Cattaneo di
Roma- noi non abbiamo piu' cattedre vacanti, i supplenti non
lavoreranno quest'anno. Da una parte e' meglio, i docenti sono
tutti stabili e interni. Dall'altra, pero', i tagli ci hanno
costretto anche a rivedere la distribuzione interna dei
professori e per loro l'orario si e' complicato e spezzettato su
molte piu' classi. Se poi dovremo reintegrare le lore allora
sara' il caos".
La preoccupazione attraversa tutta l'Italia. "Anche se ormai-
ammette il preside Vincenzo Ciotola, dell'istituto tecnico
Ferraris di Napoli- siamo abituati a rivoltare il mondo in
ventiquattro ore, la scuola e' abituata agli sconvolgimenti.
Speriamo pero' che stavolta non ce ne siano. C'e' bisogno di
serenita'. Noi abbiamo tagliato ore in quelle materie dove per
esempio c'erano ripetizioni di programma rispetto alle medie. Non
e' stato facile, ma le famiglie e i ragazzi, per ora, hano
reagito bene. Lo sforzo sara' quello ora di migliorare la
qualita' della didattica".
All'istituto per il turismo Gentileschi di Milano si faranno
meno italiano e lingua straniera nelle classi con i tagli. "Per
ora abbiamo questo quadro orario- commenta il preside Agostino
Miele-. Certo stiamo a vedere e aspettiamo il Consiglio di Stato
per capire se si torna indietro o meno".
(Wel/ Dire)