AL BAMBINO GESÙ UNA TECNICA PER NASCONDERE LE LESIONI SULLA PELLE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 set. - L'inizio dell'autunno e
il rientro a scuola dopo la pausa estiva spesso coincidono con il
ritorno di alcune manifestazioni cutanee particolarmente
antiestetiche e mal sopportate soprattutto dagli adolescenti. E'
il caso dell'acne, patologia cutanea peculiare della puberta',
che solitamente riemerge dopo il periodo estivo a causa
dell'effetto pro-infiammatorio dei raggi solari e
dell'interruzione delle cure dermatologiche. L'esposizione ai
raggi solari, infatti, contrariamente a quanto comunemente si
creda, non facilita la scomparsa dei "brufoli", anzi nella
maggior parte dei casi determina un ispessimento cutaneo
(ipercheratosi) e un'infiammazione follicolare spesso
responsabile di un peggioramento e ulteriore diffusione delle
lesioni acneiche. Solitamente e' necessario ricorrere al
dermatologo proprio nel periodo autunnale per valutare
accuratamente l'entita' dell'acne e iniziare una terapia
farmacologica specifica e idonea. L'equipe di dermatologia
dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma, opera da anni nel
trattamento dell'acne anche attraverso l'ausilio del
"Camouflage", tecnica dermocosmetica in grado di nascondere le
lesioni in fase attiva e gli esiti dell'acne. "Si tratta di una
metodica capace di camuffare, appunto, le pustole, le piccole
cicatrici, le macchie e i "punti neri" tipici dell'acne - si
legge nella nota diffusa dall'ospedale- e spesso "aggrediti"
dalle mani degli adolescenti "impazienti" di guarire ma che
finiscono per procurarsi segni che possono diventare permanenti.
Tale prestazione viene effettuata dal medico specialista ed
insegnata "praticamente" al paziente che anche a casa, con
prodotti specificatamente indicati, sara' in grado di realizzarla
da se', davanti allo specchio." Le cure dermatologiche per l'acne
solitamente sono lunghe ed impegnative e, purtroppo, la pazienza
dell'adolescente e' scarsa e di breve durata. Pertanto, un buon
rapporto di fiducia tra giovane paziente e dermatologo curante e'
il primo traguardo da raggiungere, fondamentale e
imprescindibile, affinche' siano garantite l'adesione al
trattamento e il successo terapeutico.
"Lo scopo del camouflage - prosegue la nota - e' quello di
ridurre l'impatto antiestetico che l'acne determina ed
incoraggiare i ragazzi a continuare le cure dermatologiche
considerato che spesso queste ultime sono la causa di un
momentaneo peggioramento delle lesioni cutanee."
(Wel/ Dire)