ALL'UNIVERSITÀ DOPO IL BOOM DELLA RIFORMA CALANO I 'DOTTORI'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 set. - Cresce il livello di
istruzione nel nostro paese. Ma se la percentuale di diplomati,
ormai, supera la media Ocse (da noi sono l'85%, la media e' 80%),
restiamo invece su livelli piu' bassi per quanto riguarda i
laureati: da noi sono il 32,8% (si tratta soprattutto di donne),
contro una media Ocse del 38%. È quanto emerge dall'annuale
Rapporto sull'Educazione dell'Organizzazione per lo sviluppo
economico e la cooperazione.
Per quanto riguarda i diplomati, dal 2000 al 2008, la loro
percentuale, si legge nel Rapporto, in Italia e' passata dal 78
all'85%. Molto sopra la media e' la Germania che, pero', ha
registrato un calo di diplomati nell'ultimo periodo. Quanto ai
laureati, spiega l'Ocse, "l'incremento che si e' registrato in
Italia tra il 2000 e il 2005 e' stato in larga parte dovuto
all'attuazione della riforma, ad un cambiamento strutturale, che
ha consentito di ottenere una laurea anche dopo il terzo anno di
studi". Attualmente nel nostro paese c'e' un 32,8% di laureati
(di cui il 27,7% sono under 30) contro una media Ocse del 38%. Il
numero e' in discesa dopo, appunto, il boom registrato dopo
l'attuazione della riforma del 3+2.
Altro dato preoccupante segnalato dall'Ocse: in paesi come
l'Italia piu' dei due terzi dei 25-64enni sono fuori da ogni
sistema di formazione. Vuol dire che preso il diploma o la laurea
molti lavoratori italiani, poi, non migliorano le proprie
abilita'. Potenzialmente, dunque, non hanno gli strumenti per
ricollocarsi nel nuovo mercato del lavoro dopo un licenziamento.
I dati dell'Ocse, infatti, dicono che i titoli e le conoscenze
aumentano la possibilita' di trovare una occupazione e di avere
uno stipendio superiore. Tra chi si laurea il guadagno e' netto:
i maschi possono arrivare a prendere 300 mila dollari in piu', le
donne 200 mila. Fin qui la media Ocse, che sale a 400 mila
dollari per gli uomini in Italia.
(Wel/ Dire)