"DARE GIUSTO SIGNIFICATO A MESTIERI IMPORTANTI IN STORIA ITALIA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 ott. - Le difficolta'
dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro sono dovute "ad
un problema strutturale, ce l'abbiamo sempre avuto e ce lo
abbiamo particolarmente in questo tempo". A parlare e' il
ministro della Gioventu', Giorgia Meloni, intervistata dal
telegiornale Studio Aperto: ha parlato di giovani e dell'impegno
per il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Il ministro evidenzia comunque la "difficolta' che noi stiamo
incontrando in questo tempo, nel riuscire a dare il giusto
significato che determinati mestieri hanno nella storia d'Italia
e nella specificita' e nell'identita' dell'Italia. Su questo
vogliamo investire una grande campagna che e' prima culturale e
poi anche di opportunita'". Altro argomento delicato
l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro una volta
terminati studi che potrebbero non corrispondere alle reali
esigenze del mondo del lavoro.
"Qui noi abbiamo fatto una serie di cose- specifica il ministro
Meloni- Innanzitutto aprendo in Italia 21 luoghi nelle
universita' pubbliche, gestiti dalle associazioni studentesche in
collaborazione con le universita' pubbliche e le associazioni di
categoria, nei quali si accompagnano i ragazzi che vogliono
aprire un'impresa nei primi due anni di start up. Li si
accompagna in tutto, le leggi agevolative, quale e' la forma
giuridica che conviene, in tutto quanto, per cui si segue
gratuitamente qualsiasi ragazzo che a all'universita' voglia
avviare un'impresa".
Conclude il ministro: "Lo abbiamo fatto per esempio ieri,
presentando un portale che e' il primo grande portale su tutte le
informazioni che riguardano la cultura d'impresa e l'avvio di
nuova impresa (www.giovaneimpresa.it, ndr), e poi abbiamo
organizzato, non soltanto sulla cultura d'impresa ma
sull'incontro tra domanda e offerta di lavoro, questa iniziativa
che si chiama 'Campus Mentis'- conclude il ministro- che arriva
quest'anno alla sua seconda edizione, nasceva come progetto
pilota, abbiamo preso 600 tra i migliori laureati italiani e li
abbiamo messi per una settimana a contatto con i cacciatori di
teste del meglio del nostro mondo imprenditoriale".
(Wel/ Dire)