A PADOVA IL TREDICESIMO CONVEGNO DEI CENTRI INTERCULTURALI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 ott. - La necessita' di
favorire l'integrazione a partire dai banchi di scuola e' ormai
chiara a molti soggetti pubblici e privati che, in tutta Italia,
stanno attivando progetti piu' o meno innovativi. Sono queste
esperienze al centro del convegno nazionale dei centri
interculturali "Fare inte(g)razione tra enti locali, scuola e
comunita'", in corso fino a domani a Padova (centro San Gaetano,
via Altinate).
In un ideale viaggio lungo le eccellenze, il Veneto spicca per
due programmi, entrambi padovani. "Una scuola per tutti"
coinvolge il comune, la cooperativa sociale Orizzonti, 16 nidi
comunali, 10 scuole dell'infanzia comunali e 14 istituti
comprensivi, con l'obiettivo di prevenire la dispersione
scolastica sostenendo nell'apprendimento dell'italiano gli alunni
stranieri e i loro genitori. La citta' del Santo ospita anche
"Percorsi di cittadinanza", di cui sono destinatari gli
adolescenti delle scuole superiori e le loro famiglie. Anche qui
si promuove l'orientamento scolastico, la facilitazione
linguistica, il doposcuola e il counseling interculturale.
A Milano e' operativo "Non Uno di Meno. Ragazze e ragazzi
stranieri nell'istruzione superiore", realizzato in
collaborazione tra la provincia e il centro "Come". Il progetto
spicca perche', oltre ai laboratori di italiano, alla mediazione
e all'integrazione extrascolastica, promuove il riconoscimento
delle competenze acquisite nella scuola del paese d'origine
attraverso crediti formativi. "Anche le mamme a scuola di
italiano" e' invece l'esperienza del comune di Brescia e di 9
istituti scolastici. Il punto di partenza e' l'idea che un
coinvolgimento della madre nel contesto scolastico incida
positivamente sull'integrazione degli alunni stranieri. Per
questo, le scuole organizzano gruppi di alfabetizzazione
accompagnati da attivita' di conoscenza del territorio e dei
servizi, scambio e condivisione con le mamme italiane.
Spostandosi ancora un po' si arriva a Genova, dove e' attuato il
progetto "La scuola, luogo di incontro: lingue e racconti tra
famiglie e bambini in contesti interculturali", che unisce
comune, Universita' e cooperativa sociale "Saba". L'iniziativa
offre spazi di incontro tra genitori, nonni, insegnanti,
mediatori culturali all'interno di nidi e scuole dell'infanzia. A
Torino, invece, c'e' "Giovani al centro": realizzato dal locale
centro interculturale e dall'associazione "Asai", sfrutta il
teatro come luogo di integrazione e di maturazione dei giovani
fino ai 20 anni.
Anche Bologna eccelle per due esperienze collegate tra loro: la
prima e' la "Cool Summer free style - Summer School di SeiPiu'",
organizzata dal comune e finanziata dalla Fondazione del Monte di
Bologna e Ravenna. La scuola estiva, gratuita, e' nata per
colmare il vuoto di servizi educativi interculturali durante la
chiusura estiva delle scuole. Prevede laboratori mattutini per il
rafforzamento dell'italiano e attivita' pomeridiane aperte a
studenti stranieri e italiani, mirate alla socializzazione. Il
progetto "SeiPiu'", invece, favorisce occasioni di
socializzazione per le madri attraverso laboratori di italiano,
informatica, sartoria e cucina ed e' promosso e finanziato dalla
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con la collaborazione
di associazioni locali.
(Wel/ Dire)