BENI SOTTRATTI AI PROFUGHI DONATI DALLA STESSA ORGANIZZAZIONE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 ott. - Privati delle coperte
e dei pochi effetti personali per far fronte alle temperature
sempre piu' rigide di questo periodo. È quanto ai minori afgani
della tendopoli del binario 15 della stazione Ostiense di Roma
succede secondo la Fondazione L'Albero della Vita onlus. Per la
Fondazione, in questi giorni le forze dell'ordine avrebbero
effettuato dei "blitz mattutini" per scoraggiare la permanenza
degli afgani presso la stazione portando via i pochi beni dei
profughi, tra cui anche le coperte e altri beni che la stessa
Onlus aveva distribuito. "È triste e doloroso constatare come sia
scoraggiata la permanenza temporanea dei minori afgani privandoli
dei miseri beni di prima necessita' attraverso blitz mattutini -
denuncia Maurizio Montesano, direttore della Fondazione - .
Durante queste azioni finalizzate all'allontanamento dei
profughi, le forze dell'ordine li sfollano e loro perdono i pochi
stracci che utilizzano per ripararsi a stento dal freddo".
La Fondazione, inoltre, chiede di mettere fine ai minisgomberi e
di trovare una soluzione nel pieno rispetto dei diritti degli
afgani. Nell'auspicare un trasferimento definitivo dei profughi
afgani in strutture dignitose e rispettose dei diritti umani - ha
specificato Montesano - chiediamo alle istituzioni di non
procedere con azioni di sgombero senza progettualita' future e di
prendere una volta per tutte in considerazione la questione dei
minori afgani che cercano di sopravvivere per strada e ogni
settimana approdano a Roma dopo un lungo e pericoloso viaggio".
Piu' cauta la posizione del Medu, Medici per i diritti umani, da
tempo impegnati con i profughi afgani presso la stazione
Ostiense. "È una situazione che stiamo seguendo - ha affermato
Alberto Barbieri, portavoce del Medu -. Nelle ultime settimane,
infatti, ci sono state operazioni da parte delle forze
dell'ordine volte ad allontanare le persone che si trovano
nell'area della stazione". Secondo Barbieri, pero', non sono
ancora del tutto chiare le modalita' degli interventi. "Abbiamo
parlato con la Polfer, con i carabinieri e con i ragazzi - ha
aggiunto Barbieri -. Quello che ci ha detto la Polfer e' che le
operazioni sono state portate avanti per una serie di ragioni di
sicurezza, ci sono dei ragazzi che stanno nella zona dei binari e
quell'area non deve essere occupata da persone. Affermano di aver
detto ai ragazzi di allontanarsi e di portare via le loro cose,
chiaramente se poi rimane qualcosa sul posto, vengono portate via
da chi fa le pulizie. Negano, quindi, di portare via gli effetti
personali dei ragazzi. Abbiamo parlato anche con i ragazzi, ma la
ricostruzione di quanto sta accadendo e' ancora un po'
contraddittoria".
(Pic/ Dire)