A PALERMO IL PROGETTO EDUCATIVO RIVOLTO ALLE SCUOLE SUPERIORI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 ott. - Il Centro Studi Pio La
Torre di Palermo, anche per l'anno 2010/2011 ripropone il
progetto educativo antimafia, estendendolo alle scuole italiane
all'estero. La presentazione e' avvenuta questa mattina presso il
cinema Rouge et Noir di piazza Verdi a Palermo nell'ambito della
conferenza su tema "Dall'Unita' d'Italia ad oggi: evoluzione del
rapporto storico tra mafia, potere e opposizione sociale" al
quale ha partecipato il professor. Salvatore Lupo, docente di
storia contemporanea presso l'Universita' di Palermo. Da quattro
anni il Centro Pio La Torre propone il progetto educativo
antimafia, rivolto alle scuole medie superiori del territorio
nazionale, al quale hanno partecipato nel corso dell'ultimo anno
circa 80 istituti per un totale di 10 mila giovani, attraverso lo
strumento della video-conferenza, che permette di coinvolgere un
gran numero di studenti, anche a distanza dal luogo di
realizzazione dell'iniziativa.
L'obiettivo complessivo del progetto e' sempre quello di fornire
ai giovani i mezzi culturali per comprendere e riconoscere il
fenomeno della mafia, stimolando in loro una coscienza critica
antimafiosa. Esso e' rivolto agli studenti delle ultime tre
classi, presupponendo una comune conoscenza della storia
contemporanea. La novita' di quest'anno sara' la possibilita' di
seguire in diretta le video conferenze attraverso il portale
Ansa. Nel corso dello svolgimento del progetto viene
somministrato a circa 4 mila studenti un questionario relativo
alla percezione della fenomeno mafioso tra i giovani i cui
risultati vengono poi presentati al Capo dello Stato, ai gruppi
parlamentari nazionali e regionali, alla Commissione Nazionale
Antimafia e alla stampa oltre che pubblicati sulla rivista online
del Centro Pio La Torre, "ASud'Europa".
"La mafia oggi sta subendo colpi durissimi - sottolinea Vito Lo
Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre -, maper
debellarla definitivamente occorre che si scoprano anche i suoi
legami con il mondo politico. In questi nostri anni di lavoro
possiamo sostenere che nei giovani e' sicuramente cresciuta la
consapevolezza del fenomeno mafioso anche se tra il nord e il sud
dell'Italia cambia la qualita' della percezione di questa. La
scuola rimane comunque il luogo privilegiato per potere
affrontare e parlare del fenomeno con i ragazzi".
Al fine di consentire anche alle scuole non palermitane di
assistere agli incontri previsti dal progetto e' previsto il
collegamento in video-conferenza attraverso la piattaforma
multimediale e-works, per lo svolgimento del quale il Centro
Studi fornira' alle scuole una scheda tecnica contenente
indicazioni dettagliate utili alla realizzazione del
collegamento. Sara' riproposto, inoltre, il bando per l'attivita'
teatrale su un testo elaborato dallo scrittore e regista
Gabriello Montemagno. La scelta di proporre a tutte le scuole lo
stesso testo, consentira' alla commissione una piu' obiettiva
valutazione e comparazione dei lavori. Il premio consistera' in
una recita in videoconferenza al Teatro Biondo di Palermo in
occasione dell'anniversario dell'uccisione di Pio La Torre e
Rosario Di Salvo.
Le altre conferenze nel progetto educativo antimafia 2010/11
saranno previste per venerdi' 26 novembre dove si parlera' "Dalle
mafie territoriali alla criminalita' transnazionale e agli stati
Mafia"; a Gennaio di "Mondo cattolico e impegno antimafia. Le
chiese locali e le prese di posizioni ufficiali della Chiesa: da
Luigi Sturzo e dal partito popolare alla DC e ad oggi"; a
febbraio su "L'espansione territoriale del modello mafioso e la
percezione del fenomeno da parte dell'imprenditoria e della
politica"; infine a Marzo de "La liberta' di informazione nella
lotta antimafia".
(Wel/ Dire)