OGNUNO DEI LEGALI RITIENE 'FAVOREVOLI' TESTIMONIANZE ASCOLTATE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - Prima udienza del
processo per i presunti abusi ai danni di ventuno bambini della
scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio, comune alle porte
di Roma. Ed e' subito scontro. Almeno stando alle parole degli
avvocati delle parti, che alla fine del dibattito (che si svolge
a porte chiuse) hanno fatto sintesi 'opposte' di quanto ascoltato
nelle deposizioni che hanno aperto il dibattimento, quelle di
cinque tra i carabinieri che hanno condotto le indagini.
Per Roberto Borgogno, legale dei coniugi Patrizia Del Meglio e
Gianfranco Scancarello (tra l'altro i soli accusati presenti in
aula), "non ci sono riscontri oggettivi all'ipotesi accusatoria"
e quanto e' stato riferito oggi "e' certamente favorevole agli
imputati. Anche l'uscita dalla scuola dei bambini "resta una
ipotesi assolutamente non plausibile", anche perche' "non e'
stato trovato alcun testimone che la confermasse". Secondo gli
avvocati Antonio Cardamone, Pietro Nicotera e Franco Merlino, che
rappresentano invece alcune delle famiglie dei bambini, "e'
emerso che potessero uscire dall'istituto senza essere visti, da
una porta secondaria, e che da li' fossero facilmente
raggiungibili alcune delle abitazioni delle maestre". Oltretutto,
secondo quanto riportano loro, "i registri della scuola sono
lacunosi", con le presenze delle insegnanti "con diverse
discordanze" e quelle dei bambini "che non coincidono in alcuni
giorni tra le lezioni e poi la mensa".
Nel processo sono imputati, oltre alla Del Meglio e a
Scancarello, anche le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e
la bidella Cristina Lunerti. Pesanti le accuse: atti osceni,
maltrattamenti, sottrazione di persone incapaci, sequestro di
minori, violenza sessuale aggravata e di gruppo, turpiloquio e
atti contrari alla pubblica decenza.
(Wel/ Dire)