IN DIECI ANNI 450 FAMIGLIE HANNO ADOTTATO UN BAMBINO STRANIERO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 ott. - Sono 450 le famiglie
siciliane e nonche negli ultimi dieci anni, seguite
dall'associazione onlus La Dimora di Ragusa, hanno portato a
compimento l'iter per l'adozione internazionale. Un gesto
importante che ha permesso di dare un futuro diverso a circa 600
bambini stranieri che hanno trovato casa nell'Isola e in altre
citta' italiane, ma anche l'affetto di una famiglia e di tanti
nuovi amici. Sono i dati diffusi dall'associazione, che dieci
anni fa dalla Siciliaha avviato la propria attivita' nel campo
dell'adozione internazionale, per poi espandersi e attualmente ha
sedia Trento, Imperia, Roma e Cagliari. Le numerosissime famiglie
che si sono rivolte all'associazione hanno avviato le procedure
per adottare i bambini a cui cercare di dare un aiuto e un futuro
migliore.
Sono colombiani, polacchi e bulgari i bambini che sono stati
adottati con l'assistenza dei dirigenti e dei collaboratori
dell'associazione onlus e al termine delle procedure
supervisionate dalla Commissione Nazionale per le adozioni
presieduta dal sottosegretario di Stato, Carlo Giovanardi.
Sono in maggior numeroi bambini colombiani ad essere stati
adottati dalle famiglie italiane che si sono rivolte a La Dimora.
Il dato piu' interessante riguarda la residenza di queste
famiglie. Sono nella maggior parte dei casi del Sud Italia e
della Sicilia.
"Tante storie d'amore che si sono concretizzate - spiegano
Ornella Licitra e Giuseppe Iacono, rispettivamente presidente de
La Dimora e componente del direttivo - e che dimostrano come le
famiglie siciliane e italiane aprano il loro cuore per aiutare i
bambini piu' indifesi che si trovano in altre nazioni. Le
adozioni internazionali portate a risultato hanno invece offerto
un futuro sicuramente migliore a questi bambini che nel corso
degli anni si sono integrati trovando l'affetto di una famiglia e
di tanti amici". "Non e' sempre stato facile. In alcuni casi
abbiamo registrato delle resistenze da parte di alcuni strati
della societa', ma alla fine l'amore e' sempre prevalso su tutto
- continuano i rappresentanti dell'associazione -. In passato
abbiamo assistito ad un vero 'far west' nelle adozioni, con le
famiglie che a volte si rivolgevano direttamente agli istituti e
agli orfanotrofi nelle varie nazioni. Poi, nel 2000, e' stata
introdotta una normativa che ha recepito i dettami della
convenzione Aia del '93. E' nata la Commissione Nazionale per le
adozioni che va ad interfacciarsi con gli altri organismi
centrali internazionali. Una sorta di agenzia che, sotto la
presidenza del Consiglio dei Ministri, permette di seguire i vari
casi e di raggiungere l'obiettivo finale, facendo incontrare i
bambini con le famiglie richiedenti".
A Ragusa il prossimo 31 ottobre si terra' un convegno di studi a
carattere nazionale in occasione dei dieci anni di attivita'
della Onlus La Dimora. Per l'occasione con la partecipazione di
numerosi relatori ed esperti saranno analizzate le varie
differenti tematiche su quanto finora si e' fatto in Italia e
quanto resta da fare nell'ambito delle adozioni internazionali.
L'associazione, nata nel gennaio del 2000 per iniziativa di
numerose famiglie legate dalla esperienza dell'adozione e dalla
disponibilita' ad aiutare quanti cominciano ad intraprendere
questo cammino,ha ottenuto, da parte della Commissione Nazionale
per le Adozioni Internazionali, l'autorizzazione per svolgere in
Colombia, Polonia, Bulgaria, Peru', India, Ecuador, Honduras e
Slovacchia pratiche di adozione internazionali e in tutto il
territorio italiano.
(Wel/ Dire)