I RISULTATI DELLO STUDIO PUBBLICATO SU 'JOURNAL OF PEDIATRICS
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 ott. - Il migliore amico
dell'uomo potrebbe rivelarsi anche amico della salute dei
bambini, proteggendoli dai disturbi allergici. A ipotizzarlo e'
uno studio apparso sulla rivista scientifica 'Journal of
Pediatrics', secondo il quale i bimbi che crescono con un cane
tra le mura di casa hanno minori probabilita' di sviluppare
eczema allergico all'eta' di quattro anni. Discorso inverso,
invece, per i gatti, la cui presenza sembra aumentare il rischio
di questo disturbo della pelle nei piccoli.
"E' possibile - spiega l'autore della ricerca Tolly Epstein
della Universita' di Cincinnati - che l'effetto protettivo sia
dovuto a una sorta di immunoterapia naturale con cui i bambini
che sono esposti alla presenza di un cane diventino tolleranti
nel tempo cosi' come le persone che si sottopongono a un vaccino
antiallergico sviluppano la tolleranza agli allergeni. Altrimenti
- conclude il ricercatore - il cane potrebbe favorire ulteriori
modificazioni nel sistema immunitario che ancora non conosciamo".
Lo studio ha preso in esame 636 neonati figli di genitori
allergici, quindi con rischio piu' elevato di andare incontro ad
allergie. Sottoponendo i piccoli a una serie di test allergici, i
ricercatori hanno verificato che i bambini che risultavano
allergici al cane, ed erano cresciuti con un cane tra le mura
domestiche, avevano una probabilita' 4 volte inferiore di
sviluppare eczema rispetto ai bambini con la stessa positivita'
allergica e cresciuti senza un cane attorno.Secondo i ricercatori
"molti soggetti possono risultare positivi a un test allergico e
non mostrare alcun sintomo." Discorso contrario per i felini. I
bimbi positivi ai test allergici per il gatto e cresciuti con un
felino in casa, infatti, mostravano un incremento fino a 10 volte
piu' elevato di incidenza di eczema allergico rispetto ai bimbi
positivi al test e vissuti senza un gatto tra le mura di
casa.Secondo Wanda Phipatanakul del Children's Hospital di
Boston, i risultati appaiono molto interessanti ma non
significativi, in quanto ottenuti su un campione di soggetti
troppo modesto. "Credo che nessuno, nemmeno i ricercatori, stia
sostenendo di prendere in casa un cane e non un gatto per ridurre
il rischio di allergie", conclude l'esperta. Meglio, quindi,
attendere ulteriori ricerche prima di fare scelte affrettate.
(Wel/ Dire)