SCUOLA MODENA, 22 MLN DA PROVINCIA, "IL GOVERNO NULLA"
MALAGUTI: A SUPERIORI 800 ALUNNI IN PIÙ, MA SOLO 10 NUOVE CLASSI
(DIRE - Notiziario Minori) Modena, 15 ott. - "Un anno scolastico
iniziato all'insegna dell'incertezza e gravato dai noti e pesanti
tagli imposti dal Governo che per le scuole superiori modenesi
significano anche che, a fronte dell'aumento di circa 800 alunni
rispetto all'anno scorso, le classi in piu' siano solo 10". Lo ha
ribadito Elena Malaguti, assessore all'Istruzione della Provincia
di Modena, mercoledi' scorso in Consiglio provinciale per la
comunicazione sullo stato della scuola modenese, con particolare
attenzione alle superiori.
"Prosegue ora la fase importante e delicata di attuazione
della riforma- ha spiegato Malaguti- che consiste nel definire la
programmazione provinciale dell'offerta formativa per il prossimo
anno scolastico partendo dall'analisi dei fabbisogni che avverra'
attraverso la consultazione dei territori nelle Conferenze
distrettuali e l'acquisizione dei pareri delle autonomie
scolastiche". I criteri guida per determinare la nuova offerta
formativa, ha comunicato l'assessore, terranno conto in
particolare della vocazione territoriale e dell'integrazione con
il sistema economico e universitario.
Sul tema dell'edilizia scolastica e' intervenuto l'assessore
alle Infrastrutture Egidio Pagani ricordando che la Provincia di
Modena dal 2005 a oggi ha investito in questo settore
complessivamente circa 50 milioni di euro. "Anche nel momento di
massima difficolta' finanziaria l'edilizia scolastica mantiene il
suo carattere di priorita'", ha sottolineato Pagani, annunciando
che per il triennio 2011-2013 sono stati programmati investimenti
per oltre 22 milioni di euro, 13 dei quali direttamente a carico
della Provincia. "Ora e' necessario che il Governo faccia la sua
parte garantendo gli stanziamenti indispensabili per consentire
risposte adeguate alla popolazione scolastica, fino a ora
praticamente non abbiamo visto un euro", ha concluso Pagani.
Durante il consiglio provinciale di mercoledi' scorso e' stato
approvato (con il voto favorevole della maggioranza e quello
contrario di Pdl e Lega Nord) un ordine del giorno a sostegno
della scuola pubblica proposto da Giorgio Siena (Pd). Nella
presentazione Siena ha affermato che "in una societa' sempre piu'
complessa, la vera scommessa e' una scuola di qualita' per tutti,
mentre questa riforma penalizza il sistema scolastico con un
insieme di azioni che ci allontana dalla Costituzione italiana e
dall'Europa e nel contempo non ci mette in condizione di
affrontare la crisi". Le critiche del Pd sono state definite
dalla minoranza "pretestuose e senza contributi costruttivi".
Giovanna Bertolini (Pdl) ha sottolineato che "la riforma degli
istituti tecnici e professionali e' stata apprezzata da tutti
comprese imprese e associazioni". Secondo Mauro Sighinolfi (Pdl)
i tagli del ministro Gelmini "sono funzionali a una riforma che
punta a creare una scuola forte", mentre, al contrario, per
Monica Brunetti (Pd) la "drastica riduzione delle risorse
penalizza l'offerta formativa della scuola pubblica danneggiando
soprattutto le opportunita' di apprendimento per i piu' deboli".
"Non mi sembra che prima dell'arrivo della Gelmini nella
scuola tutto andasse bene", ha commentato nella dichiarazione di
voto Dante Mazzi (Pdl) sottolineando che "solo la presenza in
aula delle opposizioni permette di raggiungere il numero legale,
che il Pd non e' riuscito a garantire, e quindi di votare questo
ordine del giorno".
(Wel/ Dire)
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