LA PIU' ALTA FORMA DI TUTELA PER I MINORI NORDAFRICANI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 ott. - Riconosciuta la Kafala,
l'istituto di diritto islamico che rappresenta la piu' alta forma
di tutela per i bambini musulmani residenti nel nord Africa e
abbandonati dai genitori naturali. Il Governo ha infatti sciolto
la riserva sulla ratifica della Convenzione dell'Aja del 1996 che
riconosce i provvedimenti stranieri per la protezione
dell'infanzia. È successo ieri pomeriggio in commissione Affari
esteri dove il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, ha
risposto all'interrogazione presentata dall'onorevole di Futuro e
liberta', Aldo Di Biagio, sulla ratifica in tempi celeri della
convenzione dell'Aja del 1996. Scotti ha detto che la Farnesina
condivide l'impostazione per cui il procedimento di
autorizzazione all'ingresso e' affidato alle Autorita' centrali,
istituite ai sensi della Convenzione. Per il nostro paese si
tratta del ministero di Giustizia.
Scotti ha anche aggiunto che il ministero degli Interni, dopo un
"attento approfondimento della questione", ritiene la kafala un
istituto conforme ai principi del nostro ordinamento. Questo,
pero', se l'affidamento e' motivato da un provvedimento
dell'autorita' giudiziaria locale (la kafala giudiziale). Non,
invece, se fa seguito a un semplice accordo di diritto privato
tra le parti, comunque previsto dall'ordinamento islamico (kafala
consensuale). Questa prassi e' simile a un negozio giuridico che
permette di cedere a una terza persona le prerogative del
genitore. Secondo Scotti, questa modalita' puo' mascherare forme
di sfruttamento e schiavitu'. La Farnesina ha percio' sciolto la
riserva solo sulla kafala giudiziale. Ora, per completare il
processo di ratifica della Convenzione, il ministero di Giustizia
deve riconvocare il tavolo interministeriale. Non ci sono date
certe sui tempi effettivi della ratifica, ma l'associazione Amici
dei bambini auspica un "intervento in tempi brevi nel rispetto
del superiore interesse del minore".
(Wel/ Dire)