ARTE, TEATRO, ARCHITETTURA: ECCO I LORO PROGETTI
AL FESTIVAL DELLE NUOVE IDEE. "E I POLITICI PARLANO E BASTA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 ott. - 'Le tre eta' della
donna' di Klimt versione 2010 secondo gli studenti dell'Iss Viale
Adige di Civitavecchia, la 'Ragazza con l'orecchino di perla' di
Veermer fedelmente riprodotta dagli alunni dell'istituto statale
d'arte Midossi di Civita Castellana, ma anche '1984', il
capovaloro di Orwell, che nelle mani dei giovani dell'Istituto
comprensivo di via Cassia diventa una pie'ce teatrale dal titolo
'2060'.
A 'Diregiovani Direfuturo', il festival in corso al Palazzo
dei congressi dell'Eur, a Roma, fino a domenica, le idee di oggi
si confrontano con i classici del passato, mostrando una volonta'
"di conoscere cio' che si e' fatto prima, elaborarlo, e andare
avanti". Camicia a scacchi e macchina fotografica al collo,
Laura, del liceo artistico Misticoni di Pescara, racconta come
sono nate le loro opere, tutte parte del progetto 'Joie de
vivre': "Abbiamo preso ispirazione da un'esposizione di abiti
orientali in mostra al museo di Pescara".
Il tutto dovrebbe rispondere a una "ricerca sulle possibilita'
espressive del colore attraverso l'interpretazione cromatica
delle sensazioni". Dovrebbe, perche' Laura in fatto di
possibilita' espressive non vede un futuro cosi' roseo in Italia,
che "non offre le stesse opportunita' che si trovano in altre
citta' europee, come Berlino".
Il futuro? "Ma quando?", risponde Francesco, che rivolgerebbe la
sua domanda "ai politici, che dicono 'faremo, stiamo per..., tra
poco ci sara'...'". E se pensare a quello che verra' - o che non
verra' - fa paura un po' a tutti, almeno c'e' chi pensa che "e'
meglio adesso di tanto tempo fa, per esempio quando mio padre
aveva la mia eta'".
Gianluca, a 'Diregiovani Direfuturo' con l'istituto Piazza della
Resistenza di Monterotondo, ammette che "non e' facile,
soprattutto non lo sara' riuscire a trovare uno spazio
lavorativo, ma sono ottimista. L'importante e' avere una buona
formazione".
E a proposito di spazio, per i ragazzi del liceo artistico
Mercuri di Marino non sembra cosi' automatico trovarne per loro
nelle citta' del XXI secolo: con il progetto 'Criticitta',
modelli di installazioni', gli studenti, seguiti da un'equipe di
architetti della facolta' di Valle Giulia, hanno individuato
un'area del Comune di Ciampino per la progettazione di oggetti di
arredo urbano. Il risultato? Una serie di segnalatori di disagio
dell'habitat cittadino. Ecco allora 'Colpo d'ariete , via le
barriere', rappresentato da un muro di mattoni rossi abbattuto
dalla potenza dell'ariete verde, e ancora un albero che denuncia
'Il verde in fumo' e una scatola nera su cui scritto 'anche
all'aperto si puo' soffrire di claustrofobia'.
Sono gia' tantissimi i ragazzi qui al Palazzo dei Congressi
dell'Eur di Roma. Applaudono i loro compagni sul palco, si
aggirano per i corridoi vestiti con gli abiti di scena, si
conoscono e si scambiano idee sulle note dei brani musicali
scelti da loro. E anche in questo caso, si tratta di classici del
passato.
(Wel/ Dire)
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