LE TRE SETTIMANE SOTTRATTE AI BILANCI DELLE SCUOLE PUBBLICHE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 ott. - Da una parte la
cosiddetta "mini-naja", corso intensivo di tre settimane
fortemente voluto dal ministro della Difesa Ignazio La Russa per
"avvicinare sempre piu' il mondo dei giovani a quello delle
"stellette" - come recita il sito dedicato sul portale della
Difesa - Un'occasione per conoscerci meglio, reciprocamente, e
per condividere i valori che promanano dalle Forze Armate".
Finanziato per 20 milioni di euro in tre anni, di cui 6,5 da
spendere per il 2010, 5,8 da spendere per il 2011 e 7,5 per il
2012, stando ai dati richiamati dall'on. Di Stanislao (Idv) in
una recente interpellanza parlamentare. Sui quali, pero', c'e'
gia' un giallo. Il ministero precisa che "appena 5 di quei
milioni graveranno sul bilancio della Difesa, mentre gli altri 14
risultano da altre risorse non utilizzate e da fondi di riserva
della Ragioneria". Le "altre risorse non utilizzate" sarebbero
pero', secondo una notizia non smentita, sottratte ai residui di
spesa delle scuole pubbliche. Lo prevedrebbe un emendamento
all'ultima Finanziaria che specifica: le risorse non spese
nell'anno corrente dalle scuole (ad esempio per progetti
finanziati ma non realizzati) saranno restituite dal ministero
del Tesoro ai singoli istituti, ma"al netto di quanto previsto
all'articolo 55, comma 7-bis, lettera c)", comma che quantifica
le risorse necessarie per i corsi di "cultura della pace e
solidarieta' internazionale", cioe' per la mini-naja.
Dall'altra parte il bistrattato servizio civile, istituito per
legge nel lontano 2001 e che da anni vive una progressiva crisi.
Le cifre parlano da sole: il numero di volontari avviati al
servizio e' sceso dai quasi 46mila del 2006 (su oltre 57mila
posti messi a bando) ai 18.459 del 2010; i fondi a disposizione
dell'Ufficio nazionale del servizio civile sono scesi da 270
milioni di euro (dato 2008) a 170 milioni per il 2010, e
caleranno ancora a 125 per il 2011, a quanto testimonia Licio
Palazzini, presidente della Consulta nazionale per il servizio
civile in un'interpellanza alle piu' alte cariche dello Stato.
Scrive Palazzini: "Ci rivolgiamo a voi perche' sia arrestata e
invertita questa scelta di lasciar morire un'esperienza di
cittadinanza, di responsabilita' dei giovani si servizio al
Paese, che si e' rivelata importante e promettente".
(Wel/ Dire)