(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 ott. - "Il federalismo
scolastico e' un treno gia' partito e che, tra il titolo V della
Costituzione, le sentenze della Corte Costituzionale e il
federalismo fiscale, non si puo' fermare. Ho presentato al
ministro Gelmini un progetto di legge che, a differenza di quello
originario, non parla di residenza degli insegnanti, ma di
domicilio professionale, come e' scritto anche nelle normative
europee". È l'intervento del senatore Mario Pittoni, capogruppo
Lega Nord in Commissione Istruzione, al convegno della Gilda
degli Insegnanti "La scuola italiana dal centralismo alla
regionalizzazione: parabola a nuovo impulso?" in merito al
federalismo scolastico.
Continua il senatore: "Questo progetto lascia a chiunque,
cittadini italiani e comunitari, la possibilita' di partecipare
ai concorsi regionali. Prevede l'accesso nella sezione A dei
229mila iscritti nelle graduatorie a esaurimento che possono
concorrere per il 50% dei posti disponibili- continua- L'altro
50% e' riservato ai nuovi abilitati i cui punteggi vengono
calcolati per il 20% sulla base dei titoli e per l'80% attraverso
un test, che deve essere messo a punto dall'Invalsi, mirato a
verificare l'attitudine all'insegnamento e la conoscenza della
materia di insegnamento. A cio' si aggiunge il punteggio del
concorso. Nel progetto sono inclusi anche i 208mila non abilitati
che hanno maturato 360 giorni. Il progetto prevede l'istituzione
di albi regionali. La differenza fondamentale e' che, mentre
adesso un candidato all'insegnamento in Sicilia va al Nord con
una valutazione molto alta e sbaraglia i colleghi settentrionali,
con questo progetto bisognera' conquistare spazio nella regione
di arrivo a parita' di condizioni con i candidati del posto,
sottoponendosi a un test di valutazione".
Conclude Pittoni: "Con questo sistema attiviamo il cosiddetto
federalismo delle valutazioni. Sfido chiunque a trovare un
elemento di razzismo in questo progetto di legge".
(Wel/ Dire)