(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 ott. - Un nuovo studio
conferma che il computer portatile puo' fare seri danni a chi lo
usa con poca attenzione. Il problema e' stato ribattezzato
"sindrome da pelle tostata", un nome che certamente raggiunge
l'obiettivo: destare l'attenzione. I risultati sono stati
pubblicati su una rivista statunitense specializzata in medicina
pediatrica, e ottenuti da A. Arnold e P. Itin dell'Universita' di
Basilea (Svizzera).
Sole, alluminio, pelle nuda. Il modo perfetto per farsi male.
Il problema e' semplice: periodi prolungati con il notebook sulle
gambe danneggiano la pelle, lasciandola in uno stato "spugnoso" e
alterandone la colorazione. Questo secondo effetto e' a lungo
termine, e potrebbero volerci anni per liberarsene. In passato
inoltre si e' affermato piu' volte che, nel caso degli uomini,
l'esposizione (molto) prolungata al calore del notebook poteva
portare anche alla sterilita'; non sono mai emerse prove
definitive, tuttavia.
Quanto alla pelle tostata, si tratta di un danno simile, ma non
del tutto, alle scottature solari. E come con i raggi UVA
l'esposizione prolungata aumenta i rischi di tumori alla pelle.
Gli esperti suggeriscono di usare sempre qualcosa per separare il
portatile dal corpo: esistono prodotti specifici (vedi anche
Notebook Cooler, funzionano? Sette modelli a confronto), ma anche
soluzioni fai da te possono andar bene (magari la scatola della
pizza, per esempio).
La cosa migliore e' senz'altro tenere il computer su un tavolo.
Quando testiamo i notebook facciamo sempre attenzione a questo
aspetto: nella maggior parte dei casi (esclusi i prodotti
totalmente in allumino) il calore sulla scocca e' piu' che
accettabile. Questo pero' non significa che usare il PC sulle
gambe per molte ore al giorno sia un buona idea.
(Wel/ Dire)