MATERIALE DEGLI ENTI UTILIZZATO PER I LABORATORI DIDATTICI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 ott. - Piccole grandi storie:
sono quelle che raccontano gli archivi dei Martinitt e delle
Stelline, i due storici orfanotrofi di Milano (maschile e
femminile) e di altre due realta' storiche di accoglienza degli
orfani e dei bambini disagiati di Milano: il Brefotrofio
provinciale (che accoglieva i bambini "esposti", cioe'
abbandonati alla nascita) e le Pie case d'industria e di
ricovero, dove venivano raccolti i ragazzi disagiati. Oggi la
documentazione storica di queste grandi istituzioni e' utilizzata
per organizzare laboratori didattici basati sulle fonti
d'archivio dedicate alla storia dell'assistenza ai minori tra XIX
e XX secolo. Durante lo scorso anno scolastico (2009-2010) hanno
partecipato ai laboratori del museo oltre 2000 studenti delle
scuole lombarde di ogni ordine e grado.
In particolare, nell'ambito del progetto triennale dal titolo
"La vita fragile" nato nel 2009 da una collaborazione tra
l'Azienda di Servizi alla Persona "Golgi-Redaelli" di Milano e il
Settore politiche sociali della Provincia di Milano, con il
sostegno della Fondazione Cariplo, presso il Museo dei Martinitt
e delle Stelline viene proposto il percorso didattico "Piccole
grandi storie". Oltre a questo, verranno organizzati specifici
percorsi tematici che approfondiranno il rapporto instaurato da
questi enti assistenziali con il territorio e la storia locale,
mettendo a fuoco temi significativi legati alla storia della
formazione e dell'assistenza ai minori tra XIX e XX secolo.
I laboratori comprenderanno momenti di formazione preliminare
dedicati agli insegnanti, visite guidate e laboratori didattici
in aula per gli allievi e ocasioni pubbliche di presentazione
degli elaborati prodotti dalle classi. Il tema proposto
quest'anno ai ragazzi per gli elaborati e' "Modelli educativi e
assistenza: bambine e bambini" e riguarda in particolare le
differenze di genere nell'evoluzione dei modelli
pedagogico-didattici che distinguevano i ragazzi e le ragazze nei
decenni di profonde trasformazioni a cavallo dell'Unita'
d'Italia. Ci sara' anche un percorso sperimentale che
approfondira' il rapporto instaurato da questi enti assistenziali
con il territorio e la storia locale, coinvolgendo scuole di
specifici ambiti geografici. Il Museo e' aperto da martedi' a
sabato dalle 10 alle 18.30, ultimo ingresso ore 18.
(Wel/ Dire)