ASSESSORE "ARRABBIATO" SCRIVE A MARONI: RISORSE BUTTATE.
(DIRE - Notiziario Minori) Ravenna, 1 ott. - Sono stati accolti
dalle istituzioni di Ravenna, sono stati seguiti e inseriti in
percorsi scolastici, formativi e lavorativi: sono entrati a far
parte, insomma, della comunita' locale. Ma ora gli 83 ragazzi
immigrati che sono arrivati nella citta' bizantina quando avevano
piu' di 15 anni come minori non accompagnati (in questo caso
l'accoglienza e' prevista per legge) stanno per compiere 18 anni
e rischiano di diventare clandestini. Infatti, una modifica
introdotta ad agosto 2009 nel Testo unico sull'immigrazione
prevede che, al raggiungimento della maggiore eta', e' possibile
riconvertire il permesso di soggiorno soltanto a quei ragazzi che
hanno alle spalle tre anni di permanenza nel territorio, cioe',
di fatto, solo a quelli che sono arrivati prima dei 15 anni. Lo
rende noto questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo
Merlato, l'assessore all'Immigrazione del Comune di Ravenna,
Ilario Farabegoli, che si dice "doppiamente arrabbiato perche' le
istituzioni, a questo punto, spendono fior di soldi per formare
dei 'buoni clandestini'". Per tutti i progetti di inserimento,
infatti, l'assessore ricorda che lo Stato, attraverso l'Anci,
spende 11,5 milioni di euro, "mentre il contributo richiesto per
ogni singolo progetto puo' addirittura raggiungere i 350 mila
euro". Queste somme, spiega Farabegoli, "si aggiungono a quelle
erogate dai Comuni nei propri bilanci, per sostenere
l'accoglienza, l'orientamento, la formazione".
Percio', che senso ha investire queste risorse su un ragazzo
che diventera' automaticamente clandestino? "Provocatoriamente
dico che da domani diro' ai miei operatori di prendere in carico
solo quei ragazzi che hanno meno di 15 anni al momento
dell'arrivo. Gli altri se li allevino le prefetture", afferma.
(Wel/ Dire)