ADOZIONI INTERNAZIONALI, VENETO SECONDA REGIONE: 311
SONO IL 10,1% DEL TOTALE NAZIONALE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 ott. - Il Veneto e' la seconda
regione in Italia per numero di coppie che hanno richiesto
un'adozione internazionale nel 2009, preceduta solo da Lombardia
e seguita dalla Toscana.
Gli ultimi dati disponibili in materia sono stati riferiti oggi
dall'assessore regionale alle Politiche sociali Remo Sernagiotto,
all'inaugurazione del percorso formativo regionale "L'Adozione e
il sistema veneto adozioni". Con l'occasione, Sernagiotto ha
chiesto ufficialmente "che venga istituito un tavolo
istituzionale che coinvolga la regione e le famiglie adottive,
per consentirci di monitorare periodicamente le loro esigenze, i
bisogni e per avere un punto di riferimento".
Nel 2009 in Veneto le famiglie adottanti sono state 311,
esattamente il 10,1% del totale nazionale, che raggiunge quota
3.082. La regione e' preceduta solo dalla Lombardia (con 579
famiglie) e seguita dalla Toscana (298). La provincia veneta in
cui si e' registrato il maggior numero di coppie richiedenti
adozioni e' quella veronese, con 66 casi, seguita dalle province
di Treviso (65), Padova (56), Venezia e Vicenza (entrambe 49),
Belluno e Rovigo (entrambe 13 ed entrambe con il maggior
incremento percentuale rispetto all'anno precedente). I minori
che, invece, sono arrivati in Veneto da altri paesi nel 2009 sono
stati 342 (su un totale di 3.964 arrivi in Italia), di cui 93
provenienti dalla Federazione russa (27,2%). Altri paesi di
provenienza sono Etiopia (64), Colombia (32), India (23), Brasile
(21). Infine, gli enti autorizzati in regione Veneto sono 16,
firmatari di un protocollo con la regione Veneto che ha
consentito l'adozione di 234 minori, il 68,5% del totale delle
adozioni.
"L'adozione - sottolinea l'assessore - e' un fenomeno sociale e
umano importante, che sempre di piu' in questi anni, in modo
particolare nel Veneto, ha coinvolto e continua a coinvolgere
centinaia di coppie. Nella nostra regione sono attivi dei
protocolli operativi che hanno coinvolto sia gli enti autorizzati
del privato sociale sia il Tribunale per i minorenni di Venezia".
(Wel/ Dire)
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