NON SOLO STUDIO, ANCHE STAGE O LAVORO PER UNO SU TRE
I DATI ISTAT. IL COINVOLGIMENTO DELLE DONNE È MAGGIORE: 37,3%.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 ott. - Non solo studio. Il 33%
dei giovani e' impegnato in almeno un lavoro retribuito e/o in un
programma di studio lavoro. Lo afferma l'Istat, che ha diffuso i
dati su sulle eventuali esperienze di lavoro, stage e tirocini
maturate dai 15-34enni nel corso degli studi. Con riferimento
all'insieme della popolazione di 13.982.000 unita' (appunto i
15-34 anni), nel secondo trimestre 2009 il 33,1% dei giovani e'
impegnato in almeno un lavoro retribuito e/o un programma di
studio-lavoro (tirocinio, stage, apprendistato) durante il
percorso di formazione scolastica. Si tratta di 4.623.000
giovani, di cui 723 mila hanno svolto sia lavori retribuiti sia
programmi di studio-lavoro durante il periodo scolastico; in
particolare, il 15,1% dei giovani (2.115.000 unita') ha
effettuato almeno un lavoro retribuito nel corso degli studi e il
18% (2.508.000 unita') almeno un programma di studio-lavoro. Il
coinvolgimento delle giovani donne e' maggiore rispetto ai
coetanei maschi nei programmi di studio-lavoro, mentre per i
lavori retribuiti non emergono forti differenze di genere. In
particolare, il 37,3% delle donne non piu' in istruzione e in
possesso di una laurea ha svolto un programma di studio-lavoro, a
fronte del 33,1% degli uomini.
Il lavoro svolto per un beneficio economico coinvolge il 14%
dei giovani ancora impegnati nel percorso scolastico (649 mila
unita'). La quota dei giovani che hanno svolto qualche attivita'
lavorativa cresce all'aumentare dell'eta', dato che il lavoro,
anche quello meno strutturato, diviene spesso necessario per il
prolungarsi del periodo degli studi. Anche nel caso dei
cosiddetti programmi di studio-lavoro emerge in misura piu'
contenuta un legame con le differenti classi di eta': nei giovani
tra i 15 e i 19 anni l'incidenza piu' bassa e' motivata dalla
minore diffusione di questo tipo di esperienze nella scuola
secondaria superiore rispetto all'universita'.
Nel Mezzogiorno la situazione e' piu' critica sia per i giovani
inseriti nel circuito formativo che per gli altri: in totale,
solo il 9,2% dei giovani meridionali ha svolto attivita'
lavorative durante il percorso scolastico e il 9,6% programmi di
studio-lavoro. Dei circa due milioni di giovani inseriti in un
contesto formativo e residenti nel Mezzogiorno, appena uno ogni
dieci ha svolto un tirocinio o un periodo di apprendistato. La
quota si abbassa ulteriormente per i giovani usciti dal sistema
educativo. L'incidenza dei giovani coinvolti in esperienze di
lavoro durante il percorso formativo aumenta al crescere del
titolo di studio degli intervistati, scontando naturalmente il
progressivo accrescimento dell'eta'. L'ingresso in un ambiente di
lavoro, l'acquisizione di un'esperienza pratica, come pure la
verifica delle scelte professionali, tutti elementi che
caratterizzano i tirocini e gli stage, riguardano circa il 36%
dei laureati e il 22% dei giovani diplomati. In particolare, i
tirocini formativi, incentivati dal processo di riforma
universitaria, sono andati diffondendosi nel corso degli ultimi
anni.
Se si considerano le vie d'uscita, i laureati nel biennio
2007-2009 hanno concluso i propri studi vantando un periodo di
stage nel proprio bagaglio formativo in circa il 41% dei casi.
Nei primi anni Duemila la quota si aggirava intorno al 35% del
totale. La diffusione delle esperienze formative riguarda,
peraltro, anche i diplomati, soprattutto quelli delle scuole
tecnico-professionali. Sostenuti dai percorsi sperimentali di
istruzione e formazione, la coorte dei diplomati interessata da
esperienze formative nel 2007-2009 rappresenta il 30,2% del
totale dei diplomati nel biennio. Sotto il profilo di genere, la
crescente diffusione delle esperienze formative durante gli studi
riguarda in misura piu' accentuata le donne tra i laureati e gli
uomini tra i diplomati.
(Wel/ Dire)
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