ADOLESCENTI, 'PARALISI DI CHIESA E ISTITUZIONI'
"RAGAZZI SENZA DISAGI CONCLAMATI, MA SEMPRE PRONTI A ESPLODERE".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 nov. - Rispetto agli
interventi sugli adolescenti la realta' ecclesiale e
istituzionale a Roma gira su se stessa come una vite spanata,
senza mai raggiungere l'obiettivo. Per questo don Giovanni
Carpentieri, responsabile dell'associazione "FuoriDellaPorta",
nata nell'ambito della Caritas capitolina e impegnata nel
contrasto al disagio adolescenziale, ha cercato e costruito un
nuovo approccio, offrendo ai suoi ragazzi corsi di deejay, make
up e ricostruzione unghie e andando in piazza, nei centri
commerciali e in discoteca, ad incontrarli. "C'e' una paralisi di
chiesa e istituzioni", spiega don Giovanni alla folta platea dei
partecipanti al workshop "L'incomprensibile normalita' degli
adolescenti", nell'ambito del 17° seminario per giornalisti di
Capodarco. Una "assenza nella presenza" quella rivolta agli
adolescenti, che vuol dire autoreferenzialita' nel realizzare
eventi e vecchie logiche applicate a progetti e prevenzione,
preoccupandosi piu' della propria visibilita' che della reale
efficacia.
I ragazzi che don Giovanni incontra non hanno disagi
"conclamati", non sono tossicodipendenti, ragazzi madri, giovani
detenuti, non sono collocabili dentro un servizio e, sottolinea
don Giovanni, non arriveranno mai a parlare con un assistente
sociale, ma sono "sempre pronti a bollire, a esplodere, perche'
qualcosa non va". "Non sempre esplodono. - spiega - Di Dio non
gli importa, ma della vita ancora meno". La dispersione
scolastica e' alta, la scuola e' diventata un parcheggio - "si
disperdono dentro" sorride don Giovanni -, pesano sul loro futuro
carenze affettive, violenze in famiglia, sballo fin da
giovanissimi. Sono "destrutturati", la loro settimana e' di 5
giorni perche' il sabato e la domenica diventano un tempo unico,
e girano per le strade con il tom tom perche' non hanno alcun
legame con il territorio. A loro disposizione don Giovanni mette
una casa, con tanto di cucina, dove seguire i corsi ma ancora di
piu' dove incontrarsi, cucinare insieme, parlare e scambiare
idee. L'associazione "FuoriDellaPorta" vive di volontariato e
questa risorsa rappresenta anche un limite: "Abbiamo perso molti
ragazzi, perche' a un certo punto il volontariato finisce".
Se don Giovanni arriva tra giovani non segnalati dai servizi
sociali, di segno diverso l'esperienza di Erica Valsecchi,
educatrice e autrice di due libri su bullismo e abuso di alcol.
"Noi siamo abituati ad aspettare, ci insegnano ad aspettare". I
ragazzi arrivano ai servizi dopo la segnalazione e l'intervento
delle forze dell'ordine; nella provincia di Lecco e' possibile
seguire fino a 130 ragazzi e i posti disponibili sono sempre
tutti occupati. La realta' del nord ricco, centrata sul fare
soldi e lavorare, non e' meno problematica di altre regioni
d'Italia. E' alta la dispersione scolastica e la crisi mette in
ginocchio anche perche' fa saltare il binomio di riferimento
soldi/lavoro.
(Wel/ Dire)
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