UNIVERSITÀ, GOVERNO BATTUTO. CAMERA, STUDENTI RESPINTI
POI DAL 9 DICEMBRE L'ULTIMO ATTO AL SENATO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 nov. - Rush finale alla
Camera per la riforma dell'Universita'. Si vota entro stasera.
Stamattina i lavori sono cominciati presto in commissione
Cultura, dove e' arrivato l'emendamento del governo sulle
parentopoli che dovrebbe rendere vano quello gia' presentato
dall'Idv la scorsa settimana e scongiurare una nuova sconfitta in
aula per la maggioranza.
EMENDAMENTO ANTI-PARENTOPOLI - Secondo la proposta portata in
commissione, non potranno essere chiamati da un ateneo come
professori coloro che hanno "parenti e affini" fino al "quarto
grado compreso" con un professore che appartiene al dipartimento
o alla struttura che bandisce il posto. Ma c'e' di piu'. Non
possono essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che sono
parenti del "rettore, del direttore generale o di un consigliere
di amministrazione". L'emedamento Idv prevede che non possono
essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che hanno
parenti fino al terzo grado nell'universita' che bandisce il
posto. "Il nostro emendamento- sottolinea Paola Frassinetti,
relatrice della riforma dell'universita' alla Camera- e'
rafforzativo di quello dell'Idv. Speriamo percio' in una
convergenza degli altri gruppi". L'Idv non ha ancora deciso se
votare la proposta del governo: "La stiamo studiando", commenta
Pierfelice Zazzera. Secondo la maggioranza, peraltro, il nuovo
emendamento supererebbe i problemi di incostituzionalita' in cui
incapperebbe la proposta Idv.
VOTO ATTESA IN SERATA - Il voto finale sulla riforma e' atteso
per stasera. Prima, infatti, si dovra' completare il lavoro sugli
emendamenti, poi ci saranno le dichiarazioni di voto, infine il
voto complessivo. Diranno si' Pdl, Fli e Lega. È annunciato con
certezza, invece, il no di Pd, Udc e Idv. Anche i rutelliani
dell'Api dovrebbero appoggiare il testo come gia' avvenuto al
Senato. Si aspetta il si' anche dall'Mpa, il Movimento per
l'autonomia.
GOVERNO BATTUTO IN AULA - Governo battuto alla Camera durante il
voto sulla riforma dell'Universita'. L'emendamento e' del
deputato finiano Fabio Granata e riguarda l'articolo 19 e gli
assegni di ricerca: prevede che nell'ambito dell'assegnazione
degli stessi, la commissione in carica puo' avvalersi di esperti
esterni "senza oneri aggiuntivi" a carico dello Stato.
DIBATTITO IN AULA, PROTESTA FUORI - Fuori da Montecitorio le
camionette delle forze dell'ordine impediscono l'accesso dei
manifestanti alla piazza antistante la Camera. Tutta la zona e'
blindata. Come molte aree del centro capitolino, dove la
circolazione risulta difficile perche' stanno arrivando alla
Camera, da tutta Roma, cortei autorganizzati e improvvisati di
studenti medi e universitari. Quattro cortei a Roma, forse di
piu'. Ma tra poco dovrebbero diventare due. Gli studenti che
stanno sfilando, quelli partiti dalla Sapienza, raccontano
infatti che a loro si sta unendo il corteo formato da una parte
degli studenti dei licei occupati di Roma, come per esempio il
Righi. L'incontro in viale dell'universita'. Il corteo dei
ragazzi di Mamiani, Manara, Ripetta e Virgilio, invece, partiti
da piazza Trilussa, stanno per raggiungere gli studenti di Roma
Tre, partiti da via Ostiense, a Piramide. "La cultura vi fa
paura, sbraniamo questo governo", dice uno striscione. Accesi
fumogeni verdi e petardi. L'obiettivo degli studenti e' quello di
arrivare proprio al Parlamento.
LANCI DI UOVA E FUMOGENI - Anche lanci di uova e fumogeni
durante le proteste contro la riforma dell'universita' che hanno
invaso Roma. Protagonisti del gesto gli studenti che erano in
corteo da Roma Tre, la manifestazione a cui poi si e' unita
quella dei licei occupati della Capitale partiti da piazza
Trilussa. Uova contro il rettorato di Roma Tre e le sedi di
alcune banche incontrate durante il percorso, fumogeni invece
contro la Polizia schierata in piazza del Campidoglio, che i
manifestanti hanno provato ad 'assaltare' salendo le scale.
"Contro la riforma non un passo indietro", uno degli striscioni
d'apertura del corteo. Le forze dell'ordine, in tenuta
anti-sommossa, non hanno replicato. E i ragazzi si sono fermati.
GLI STUDENTI LASCIANO MONTECITORIO - Studenti 'in ritirata'.
Dopo avere lanciato di tutto contro le due camionette della
Polizia che chiudevano l'accesso a Montecitorio, il corteo dei
manifestanti, che sta letteralmente paralizzando il centro di
Roma ormai da ore, ha deciso di tornare indietro e sta facendo
ritorno verso piazza Capranica.
BOLOGNA, GLI STUDENTI BLOCCANO LA A14 - Il corteo degli studenti
universitari di Bologna ha bloccato l'autostrada A14 in direzione
nord, verso il raccordo con l'A1 Milano-Firenze e l'A13 per
Padova. La testa del serpentone si e' fermata sulla carreggiata
mentre la coda stava ancora percorrendo lo svincolo d'ingresso
dal casello della Fiera di Bologna. Alcuni studenti hanno
scavalcato il guardrail e hanno invaso anche la carreggiata sud.
Il corteo poi e' ripartito a piedi lungo l'autostrada.
BOLOGNA, CONCIME CONTRO LA SEDE PDL - Trenta chili di concime di
stalla scaricati davanti alla sede regionale del Pdl, a Bologna,
in via Santo Stefano. A firmare il blitz, intorno alle 10,30 di
questa mattina, sono stati gli studenti universitari dello Spazio
sociale studentesco prima di spostarsi in piazza Verdi per il
corteo di protesta contro la riforma Gelmini. Un cartello spiega
il senso dell'iniziativa: "Questi sono gli sforzi di 16 anni di
Governo Berlusconi, Berlusconi dimettiti". Chi era all'interno
della sede Pdl non si e' accorto di nulla: "Sono stati quasi dei
'galantuomini', hanno lasciato intatta la nuova targa che ci era
costata un sacco di soldi", si ironizza in casa dei berlusconiani
minimizzando l'accaduto. Al termine del blitz, per ripulire sono
stati riempiti tre sacchi grandi dell'immondizia. Uno degli
studenti dello Spazio sociale, mentre parte il corteo, riprende
una canzone di Fabrizio De Andre' e commenta cosi': "Speriamo che
dalla merda nascano fior".
BERSANI A MARONI: "C'E' TENSIONE, SERVE PRUDENZA" -
"Raccomandiamo al governo massima prudenza. Perche' tanta
tensione in giro e bisogna fare di tutto per evitare che ci siano
problemi". Cosi' il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani,
commenta la blindatura del centro di Roma da parte della polizia,
in occasione della manifestazione studentesca. Bersani sottolinea
che il Pd e' intervenuto in aula e che il capogruppo Dario
Franceschini e' andato personalmente a parlare con il ministro
Roberto Maroni a tutela dei manifestanti.
VENDOLA: "UN ERRORE BLINDARE ROMA" - "La scelta di militarizzare
le vie del centro, impedire l'accesso a piazza Montecitorio agli
studenti e' un errore. Il pacifico e ordinato svolgimento della
manifestazione degli studenti e dei ricercatori deve essere
garantito. Faccio appello al ministro dell'Interno affinche'
questa scelta venga modificata". È quanto afferma Nichi Vendola,
presidente di Sinistra Ecologia Liberta', rivolgendosi a Maroni.
(Wel/ Dire)
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