INDAGINE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA SUI 12-14ENNI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 nov. - Internet batte la tv,
diminuisce il consumo di alcol e sigarette, ma non quello degli
spinelli. E, a sorpresa, i ragazzi lamentano le "troppe poche
regole" imposte dalle famiglie. In un poche parole: i genitori
sono assenti. Da una indagine della Societa' italiana di
pediatria (Sip) viene fuori il ritratto degli adolescenti
italiani. A dominare, ovviamente, il web. È "inarrestabile
l'ascesa di facebook: il 67% ha un profilo sul social network
piu' famoso al mondo, contro il 50% dello scorso anno". Aumentano
i comportamenti a rischio nella rete, come dare il numero di
cellulare a uno sconosciuto.
Piu' in generale, si riduce il consumo di alcol e sigarette, ma
non quello di droghe leggere. Dilagano le 'diete fai da te'. I
genitori influiscono sulle scelte dei figli meno di quanto gli
stessi figli ritengono giusto e aumenta il numero di adolescenti
che reputa "troppo poche" le regole date dalla famiglia. Si
riduce la fiducia verso tutte le figure istituzionali
(insegnanti, forze dell'ordine, medici, magistrati, preti,
politici). L'unica in controtendenza? I giornalisti.
L'indagine -"Abitudini e stili di vita degli adolescenti"- viene
effettuata dalla Sip da quattordici anni su un campione nazionale
di 1.300 studenti delle scuole medie inferiori, ragazzi di eta'
compresa tra i 12 e i 14 anni. Patrocinata dal ministero della
Gioventu', sara' presentata al convegno "la societa' degli
adolescenti", il 2 dicembre a Salsomaggiore. IL WEB BATTE IL
PICCOLO SCHERMO - E' la prima volta. La prima volta che tra gli
adolescenti si assiste al "sorpasso", quello di internet sulla
televisione. Gli intervistati che passano sul web piu' di 3
ore al giorno (17,2%) superano quelli che passano piu' di 3 ore
al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo
rispetto allo scorso anno quando la percentuale dei ragazzi che
guardava la tv piu' di tre ore al giorno era pari al 22%. E'
Facebook il protagonista indiscusso del web. Oltre il 67% degli
adolescenti ha un profilo sul social network, con un incremento
di circa il 35% rispetto allo scorso anno. Ancora una volta le
donne cybernaute superano i loro coetanei maschi (68,7 contro
65,8%). Frequentare You Tube e chattare sono di gran lunga le
attivita' principali per le quali gli adolescenti si collegano in
Internet e perde sempre piu' terreno la "ricerca di informazioni"
per studio. Si conferma la tendenza, da parte degli adolescenti,
ad un uso sempre piu' "privato" di TV e Internet.
Piu' della meta' ha tv e computer nella propria camera da letto,
circa uno su due guarda la tv e oltre il 20% naviga in Internet.
Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv
durante i pasti.
AUMENTANO COMPORTAMENTI A RISCHIO SUL WEB - Inviare foto, dare
informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare
incontri con sconosciuti: crescono rispetto allo scorso anno i
comportamenti potenzialmente a rischio. Oltre il 16% (contro il
12,8% del 2009) dichiara di aver dato il proprio numero di
telefono a uno sconosciuto, ed il 24,6% (contro il 20,7% del
2009) non ha esitato a inviare una sua foto. Ma e' nel sud che il
fenomeno assume proporzioni maggiori, dove quasi un adolescente
su tre dichiara di aver dato informazioni personali, come il
proprio numero e di telefono e l'indirizzo della scuola, a
sconosciuti. CALA CONSUMO SIGARETTE E ALCOLICI, SALE L'USO DI
'CANNE'.
L'ECSTASY APPARE SEMPRE MENO COME PERICOLOSA - Meno di uno su tre
dichiara di fumare sigarette, dato in lieve calo rispetto allo
scorso anno (27,7 contro 29,5). In leggera diminuzione anche il
consumo di alcolici, che comunque rimane alto (beve birra il 47%,
vino il 40%, liquori il 18%). Cresce (dato molto probabilmente
anche sottostimato) il consumo di "canne": il 9% del campione
dice di aver provato almeno una volta uno "spinello" contro l'8%
dello scorso anno. L'1,5% del campione (contro lo 0,3% di un anno
fa) ammette di aver provato l'ecstasy che viene percepita sempre
di meno come una droga pericolosa. Si riduce, infatti, di 9
punti percentuali, passando dal 77,5% al 66,3%, il numero di
coloro che ritengono l'ecstasy "una droga pericolosa", mentre
passa dal 5,2 al 9,3% il numero di coloro che la ritengono poco
pericolosa.
BULLISMO IN CALO, MA GUAI A FARE LA SPIA - Si conferma
l'attenuazione (in termini di frequenza) del fenomeno (in calo
dal 2008), ma cresce - seppure relativo ad una minoranza - la
percentuale di chi considera "fifone o spia" chi denuncia di
essere vittima di atti di bullismo o,peggio, di chi considera il
bullo "un tipo in gamba". Se nel 2009 chi va a "raccontare ai
genitori o agli insegnanti di subire prepotenze da parte di altri
ragazzi" viene considerato una spia secondo il 9%, nel 2010 lo e'
per il 10,5%. In calo chi e' convinto che faccia "la cosa
giusta": 81,3% nel 2009, 78,4% nel 2010.
DILAGA LA "DIETA FAI DA TE" - Essere piu' belli, piu' alti ma,
soprattutto, non avere brufoli, sono i maggiori "desiderata"
degli adolescenti rispetto al proprio aspetto fisico. Ma per le
femmine anche avere gambe piu' belle (59,1%) e domina il modello
"maggiorate": il 45,4% delle ragazze infatti vorrebbe avere piu'
seno. Circa un adolescente su due vorrebbe essere piu' magro,
percentuale che tra le ragazze arriva al 59,3%. E nel tentativo
di perdere peso il 22% del campione ha gia' fatto una dieta
dimagrante, ma solo il 32% (era il 36% nel 2009) si e' rivolto ad
un medico (26% delle femmine). Dilaga dunque la dieta fai da te:
l'ha sperimentata il 35%, degli adolescenti, percentuale che
arriva al 43% tra le ragazze. Oltre il 60% ha dovuto ricorrere,
almeno una volta, alle cure di un pronto soccorso e raddoppia
(passando dal 4,6 al 9) la percentuale di coloro ai quali e'
capitato di prendere farmaci per dormire.
PIÙ DELLA METÀ VORREBBE L'EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE - Il
50,4% del campione vorrebbe che venisse introdotta l'educazione
sessuale nelle scuole. Il 68% dichiara di avere (o avere gia'
avuto) il "ragazzo" o la "ragazza" ed il 58% ritiene di avere
tutte le informazioni che gli sono necessarie a proposito del
sesso, ma la fonte principale e' il gruppo dei pari. Meno di un
terzo si rivolge alla mamma, meno di un quinto al papa', poco
piu' di un decimo agli insegnanti. Il 16% si rivolge al
pediatra/medico di famiglia il 18% cerca le informazioni sui
forum in Internet. L'eta' giusta? Per il 40% del campione non
c'e', e' "quando ci si sente pronti". Il 16,9% ritiene che sia 14
anni (era l'11,7% nel 2009), il 17% 16 anni e il 25% 18 anni.
(Wel/ Dire)