"UNA BRUTALITÀ PENSARE CHE RISORGIMENTO NON SIA CONVENUTO".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 nov. - Se non avesse portato
a termine l'unita', l'Italia oggi sarebbe "come quella di 150
anni fa, e forse con distanze economiche e culturali al suo
interno maggiori di quelle che sono purtroppo rimaste. Dire che
non e' convenuto fare l'unita' e', in estrema sintesi, una
piccola grande brutalita'".
Giuliano Amato, presidente del Comitato dei garanti per le
celebrazioni dei 150 anni, ha aperto cosi' all'Auditorium il
ciclo di lezioni di docenti universitari organizzato dalla
Provincia di Roma per i ragazzi delle scuole del territorio.
Rivolgendosi agli studenti, l'ex presidente del Consiglio ha
esortato a compiere "un esercizio di maturita': non rinunciate
mai a far vostro il sogno di un'Italia migliore, piu' bella di
quella che avete. Abbiate l'aspettativa di essere migliori di
quelli che siete". L'Italia, ha detto, "si trova tragicamente nel
presente, sembra aver perso il futuro. Non c'e' nessuno che
riesce a coagulare le nostre menti, volonta' e attenzioni nel
futuro, e nel presente vediamo il degrado della nostra civilta'".
Ma, ha osservato l'ex premier, "l'Italia ha un futuro che
dobbiamo decidere insieme, l'importante e' non rotolare verso il
futuro senza avere una visione. Quando l'Italia ha guardato
avanti con una visione e' cresciuta, e questa, in estrema
sintesi, e' la lezione dei 150 anni dell'unita' d'Italia".
(Wel/ Dire)