GUARDARE IL MONDO DEL LAVORO QUANDO SI SCEGLIE IL CORSO DI STUDI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 nov. - Guardare con
attenzione e concretezza alle esigenze del mondo del lavoro
quando si sceglie il corso di studi: e' una pratica poco usata
dai giovani italiani, che si trovano spesso con in mano un titolo
poco vendibile e con poche garanzie, mentre ci sono posti in
alcuni settori che restano vacanti. Per fermare questo circolo
vizioso e' necessario promuovere scelte ragionate, mettere in
vetrina le opportunita' e favorire l'incontro tra scuola e
lavoro. È questo l'obiettivo di Job&Orienta, la mostra-convegno
nazionale che si e' aperta in Fiera a Verona e che durera' fino a
domani. Ospite d'eccezione, per l'apertura, il ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, in collegamento video: "In Italia piu'
di un terzo dei giovani sceglie il liceo in contrasto col mercato
del lavoro che chiede competenze tecniche".
Sacconi registra un "disallineamento tra le richieste e la
disponibilita' nel mercato del lavoro, a causa soprattutto delle
debolezze dei percorsi educativi e formativi". Il problema e' che
"si punta troppo poco a un orientamento serio: sulla scelta dei
licei, ad esempio, pesa ancora troppo la convenzione sociale.
Inoltre, i ragazzi e le famiglie hanno scarse conoscenze rispetto
alle professionalita' piu' richieste". L'esigenza di maggiore
informazione potra' trovare risposta nell'ipotizzato
aggiornamento trimestrale (oggi annuale) dei dati del Rapporto
Excelsior di Unioncamere, annunciato dal ministro. Domani mattina
sara' presentata un'elaborazione dei dati, realizzata
appositamente per l'evento veronese, per dar modo al pubblico di
conoscere quali siano i titoli di studio (diplomi e lauree) piu'
spendibili nel mercato del lavoro a partire dalle figure
professionali piu' difficilmente reperibili.
Ma secondo il ministro non basta investire sulla scuola: bisogna
incentivare l'incontro con il lavoro "eliminando percorsi
inutilmente lunghi che non danno robuste competenze e favorendo
un maggior dialogo tra i due sistemi". E per frenare l'abbandono
scolastico Sacconi chiede di valorizzare la possibilita'
dell'apprendistato "offrendo ai ragazzi gia' dai 15 anni, come
dice la recente legge varata dal Parlamento, la possibilita' di
un contratto di apprendistato particolare a forte contenuto
formativo". Uno strumento, quello dell'apprendistato, spendibile
anche nell'alta formazione.
Il riccor programma di Job&Oreinta, con dimostrazioni,
presentazioni di dati, incontri faccia a faccia tra candidati e
aziende e con i seminari a cura di esperti e' reperibile nel sito