NUMERO RIDOTTO DOCENTI POSSIEDE FORMAZIONE SPECIFICA SU ABUSI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 nov. - "Gli insegnanti, pur
rivestendo un ruolo fondamentale nell'educazione delle nuove
generazioni, sono spesso impreparati a riconoscere i segnali del
disagio e a gestire le situazioni di sospetto abuso". È uno dei
dati piu' "significativi" della ricerca "Gli insegnanti di fronte
all'abuso: analisi del livello di percezione e conoscenza
dell'abuso sull'infanzia nelle Scuole siciliane", realizzata da
Telefono Arcobaleno, e presentata a Palermo, nel corso di un
convengo in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti
all'Infanzia.
La ricerca, curata da Daniela Corso e Marika La Rosa di
Telefono Arcobaleno e da Flavio Verrecchia di EseC, ha coinvolto
un panel di oltre 4.500 insegnanti delle scuole materne,
elementari e medie di tutte le province siciliane. L'analisi
conoscitiva, effettuata con il sostegno della Regione Siciliana e
con il coordinamento del Dipartimento Regionale della Famiglia e
delle Politiche Sociali, si pone l'obiettivo di colmare un
fabbisogno formativo visto che, dati alla mano, una percentuale
significativa di insegnanti non ha una piena conoscenza del
problema e delle opportune azioni da attivare per la tutela
dell'infanzia.
Il lavoro, si legge in una nota, prende le mosse dalla
consapevolezza che la protezione del bambino vittima di abuso e'
possibile solo a partire da una tempestiva rilevazione dei
segnali di disagio e da una corretta gestione delle situazioni
sospette. Gli insegnanti, infatti, trovandosi ad essere testimoni
di situazioni a rischio, sono chiamati a dover svolgere una
funzione protettiva nei confronti dei minori coinvolti.
Dalla ricerca e' emerso che soltanto un numero ridotto di
docenti possiede una formazione specifica sul tema o ha
approfondito l'argomento attraverso la consultazione di testi
specialistici: la conoscenza dell'abuso, nella maggior parte
degli intervistati, passa attraverso i mass-media risultando,
quindi inadeguata rispetto alla complessita' della tematica in
questione.
Ancor piu' difficoltosa risulta essere la segnalazione del
sospetto ai servizi competenti che sono in grado di attivare il
corretto percorso di accertamento della situazione e di tutelare
il minore coinvolto: soltanto il 35% degli insegnanti, infatti,
ha dichiarato di avere segnalato ai servizi sociali territoriali
le situazioni di sospetto abuso incontrate nel corso della
propria carriera lavorativa. Molto spesso queste situazioni sono
state gestite all'interno della scuola senza riuscire ad avviare
alcun tipo di accertamento dell'abuso, impedendo, in tal modo, di
intervenire in maniera efficace.
Dai dati si evince che la maggior parte degli intervistati ha
una scarsa conoscenza degli obblighi di legge inerenti la
professione di insegnante: soltanto il 34,5% dei docenti, ha
dichiarato di essere a conoscenza della qualifica di pubblico
ufficiale attribuito all'insegnante e del conseguente obbligo di
segnalare i casi di sospetto abuso. Nonostante la difficolta' dei
docenti siciliani a riconoscere l'abuso e a parlarne, e' stato -
tuttavia -, possibile dare una prima stima dell'incidenza di tale
problematica nella popolazione scolastica della regione: il 20%
degli intervistati ha sostenuto di essere venuto in contatto
almeno per una volta con una situazione di sospetto abuso su un
minore, percentuale che sale al 25% se si fa riferimento alla
scuola secondaria di primo grado.
Questo dato, gia' di per se' rilevante, e' da considerarsi con
una stima per difetto visto che il 27% del panel di ricerca ha
rifiutato di rispondere alla domanda in questione, evidenziando,
in tal modo un atteggiamento di reticenza rispetto alla tematica
trattata.
A margine del convegno, Telefono Arcobaleno ha lanciato la
campagna nazionale "Proteggere i Bambini: un impegno da grandi",
che ha l'obiettivo di sensibilizzare la collettivita' rispetto al
dovere di tutti gli adulti di tutelare l'infanzia offrendo
strumenti per l'emersione e la prevenzione delle situazioni di
abuso.
"La campagna- spiega Giovanni Arena, presidente
dell'Organizzazione- ha l'obiettivo di fare in modo che ogni
bambino abbia al suo fianco un adulto responsabile, disposto a
dare voce alla sofferenza dei piu' piccoli e a essere veramente
'grande'. Solo cosi', si possono rompere quei silenzi che
nascondono e perpetuano gli abusi".
Nell'ambito della campagna verranno realizzate dei momenti di
confronto sul tema rivolti a genitori, insegnanti ed educatori e
verra' promossa, per favorire l'emersione delle situazioni di
abuso, la Linea Nazionale contro l'abuso 800/025777, il servizio
di helpline di Telefono Arcobaleno che, recentemente, ha
potenziato il proprio organico e ha aperto una nuova sede
operativa a Palermo.
(Wel/ Dire)