I DATI DEL PROGETTO NUTRIKID SULL'EDUCAZIONE ALIMENTARE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 nov. - Da Nutrikid, programma
di educazione alimentare nelle scuole primarie voluto da Nestle',
emerge il fatto che i genitori ritengono importante l'educazione
nutrizionale, ma che serve maggiore attenzione alla qualita',
alla varieta' dei pasti, soprattutto degli spuntini, e
all'attivita' fisica. Questi i risultati principali che emergono
dall'analisi pilota di oltre 1.000 questionari compilati dalle
famiglie nell'ambito del progetto di educazione alimentare
Nutrikids - I segreti degli Alimenti, giunto alla sua 3^
edizione, con 140.000 bambini coinvolti e oltre 7.000 classi. I
questionari, elaborati ed analizzati in collaborazione con la
Clinica pediatrica dell'Ospedale San Paolo di Milano e con Spes,
Societa' per l'educazione alla salute, hanno evidenziato come la
corretta alimentazione passi per due buone abitudini: ben l'83.5%
del campione dichiara di far fare ai figli gli ideali 5 pasti al
giorno - 3 principali e 2 spuntini - e solo il 12.5% dichiara di
prevederne 4 al giorno, testimoniando quindi l'attenzione
all'alimentazione quotidiana, sia a casa sia fuori casa. Inoltre,
il 71,1% del campione dichiara di far fare massimo un pasto
veloce alla settimana, rispetto a solo il 15 % che ne stima fare
da 2 a 5 alla settimana: l'elogio della lentezza vale quindi
anche per i pasti che devono ritornare ad essere dedicati alla
convivialita' e alla conversazione in famiglia. Atteggiamento
dunque attento e proattivo, quello di padri, madri e nonni, che
sembrano aver accolto il richiamo ad un'alimentazione corretta ed
equilibrata fin da bambini, e che nel 77.2% del campione
intervistato, ritengono essere il principale punto di riferimento
nell'educazione alimentare.
"Dall'Osservatorio - commenta Giuseppe Banderali,
vicedirettore della Clinica pediatrica dell'Ospedale San Paolo di
Milano - emerge un ruolo attivo della famiglia che richiede il
confronto con le figure competenti per evitare una valutazione
soggettiva e personale dello stato fisico dei figli e degli
interventi nutrizionali necessari". Passando poi dalla teoria
alla pratica, ovvero alla tavola di ogni giorno, vi sono ancora
passi decisivi da compiere: se infatti l'importanza di una
colazione sembra ormai acquisita a livello familiare (circa il
90% del campione dichiara di farla regolarmente) e seppur il
latte risulti essere consumato in abbondanza (86% del campione lo
cita come alimento centrale della colazione), ancora il 20% dei
bambini non consuma una prima colazione completa.Ugualmente, se
pur i pasti sono previsti per la maggior parte in cinque momenti
della giornata, lo spuntino di meta' mattina e di meta'
pomeriggio sembrano ancora non avere dignita' di pasto, ma di
consistere in un solo alimento, spesso nutrizionalmente non
adeguato.
(Wel/ Dire)