(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 nov. - Netto taglio nella
legge di stabilita' delle gia' limitate risorse dedicate
all'infanzia e all'adolescenza nel nostro paese, totale
disinteresse verso le proposte di legge migliorative in
Parlamento (come la legge sul Garante per l'infanzia),
incapacita' di vedere nei bambini e negli adolescenti la chiave
di volta per il futuro del paese, con i temi a loro legati che
scompaiono dall'agenda sostanziale del governo. Sono i giudizi
del Forum Infanzia e adolescenza del Pd, che in conferenza stampa
a Roma critica aspramente il governo e la maggioranza sulla
riduzione complessiva dei fondi destinati al sociale e al settore
infanzia e adolescenza in particolare.
Nonostante il fatto che il Fondo infanzia e adolescenza
propriamente detto sia l'unico a non subire tagli rispetto allo
scorso anno (40 miloni dedicati), dal Pd si fa notare che tale
cifra riguarda solamente le 15 citta' piu' importanti d'Italia
(il fondo e' infatti dedicato per legge solo alle citta'
maggiori, che riguardano complessivamente circa il 15% dei
bambini italiani) e che tutti gli altri tagli, ad iniziare da
quello sul Fondo Politiche sociali, avranno ricadute pesanti su
bambini e adolescenti in ogni settore della loro vita. Il tutto
anche perche' dalla maggioranza non e' ancora arrivata la
disponibilita' a definire i servizi essenziali che garantire sul
versante sociale come diritti soggettivi, escludendo dunque tali
servizi dalla disponibilita' eventuale di risorse di bilancio.
"Siamo stanchi - dice Cecilia Carmassi, responsabile Politiche
per la famiglia della Segreteria nazionale del Pd - di ascoltare
fiumi di retorica sull'infanzia e l'adolescenza e di non vedere
alcun atto concreto dare seguito a queste parole". "E' evidente
che il govegno giudica l'eta' evolutiva come un fattore di spesa
e non come un investimento: in previsione della Giornata mondiale
sui diritti dell'infanzia di sabato prossimo sarebbe onesto
aspettarsi non dichiarazioni di principio o celebrazioni
meramente formali, ma un bilancio serio e coraggioso su cio' che
e' stato fatto e su cio' che si dovra' ancora fare". In Italia,
secondo Carmassi, la politica pubblica non puo' limitarsi a
incentivare forme di auto-mutuo-aiuto ("che il paese gia' ben
conosce") ma deve fare altro, prendendo impegni seri e "sostenuti
da risorse economiche".
La capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia, Sandra
Zampa, sottolinea poi la "dicotomia fra i contenuti del Piano
infanzia, al quale con sofferenza abbiamo dato parere negativo, e
la effettiva possibilita' di realizzare tale azioni" e ricorda
che colpiscono l'infanzia e l'adolescenza anche i tagli ai fondi
sociali, quello sulla famiglia, sulle politiche sociali,
sull'istruzione, sulla sanita', sullo sport, sull'immigrazione
(un taglio che - viene riferito - nei totali complessivo delle
voci di bilancio incidono per cifre pari fino a tre miliardi di
euro in tre anni).
(Wel/ Dire)