(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 nov. - Nel triennio
2006-2009, 150 dei giovani detenuti (al 94% maschi) del carcere
minorile Beccaria di Milano sono stati segnalati all'Asl per
abuso di sostanze. Di questi, l'82% abusa di cannabis, il 61% di
stimolanti, il 52% di alcolici. Sono alcuni dei risultati di una
ricerca dell'istituto Minotauro, presentati oggi a Milano in
occasione del convegno "Minori oltre la detenzione", ospitato
dalla Regione Lombardia.
Il 70% delle schede inviate riguarda giovani italiani, mentre tra
gli stranieri e' marocchina la nazionalita' piu' rappresentata.
Molti di loro si trovavano al Beccaria per misure cautelari: un
terzo per rapine o furti, un terzo per spaccio.
"L'82% di questi giovani fa uso di cannabis, il 61% di stimolanti
(amfetamine e cocaina) e 52% di alcolici" dice Mauro Di Lorenzo
dell'istituto Minotauro. Basse le eta' di primo utilizzo delle
sostanze: 13,6 anni per l'alcol, 13,8 anni per cannabinoidi, 15
anni per cocaina e altri stimolanti. Molto diffuso il poliabuso:
"L'85% del campione usa stimolanti e cannabinoidi, l'87% alcol e
cannabinoidi", prosegue il ricercatore. Non a caso, secondo
ricerche internazionali, se il 33% dei reati puo' essere
effettivamente attribuito alle droghe, quando commettono reato il
75% dei minori sono sotto effetto di sostanze e spesso "c'e' una
forte associazione tra il movente dei reati e la necessita' di
procurarsi sostanze stupefacenti", aggiunge Di Lorenzo. Da
sottolineare anche le difficolta' del contesto di provenienza:
"Il 6,5% erano minori soli, cioe' vivevano da soli, senza i
genitori o altri riferimenti educativi -spiega Di Lorenzo -. Nel
13% dei casi, nel nucleo familiare di provenienza si faceva uso
di alcol e nel 7% di cocaina,"
"Studiare questo fenomeno e' importante - sottolinea Alfio
Maggiolini, vicepresidente dell'istituto Minotauro -, perche'
queste abitudini di dipendenza possono essere causa di fallimento
dei cosiddetti progetti di 'messa alla prova'", cioe' delle
opportunita' di impegno lavorativo, scolastico e di volontariato
offerte a questi ragazzi per intraprendere un percorso
riabilitativo.
(Wel/ Dire)