GIORNATA NAZIONALE DELL'INFANZIA, MUSSOLINI: MENO TASSE PER MADRI
(DIRE - Notiziario MInori) Roma, 19 nov. - "Bisogna combattere la
denatalita', aiutare le famiglie con figli che sono un capitale
sociale.
Andando avanti cosi' in due generazioni, nel 2050, gli italiani
saranno in minoranza e allora l'integrazione diventera'
complicata se scompariamo noi. Bisogna rilanciare la famiglia
italiana". Carlo Giovanardi, sottosegretario alle politiche per
la famiglia, richiama la necessita' di sostenere i nuclei
familiari pur "con tutti i limiti finanziari". Intanto il governo
si muove per rimuovere la disparita' dei figli di genitori non
sposati. Chi nasce fuori dal matrimonio, ricorda Giovanardi
intervenendo alla cerimonia per la giornata dell'Infanzia a
Montecitorio, "non eredita, e' figlio di serie B, abbiamo rimosso
questa discriminazione". Piu' in generale, con il piano per
l'infanzia e' stata costruita "una bella macchina, so che c'e' il
problema della benzina da metterci dentro, ma il cantiere e'
aperto e ha creato prodotti di qualita'".
Alessandra Mussolini, sottolinea la necessita' di prevedere
nei bilanci comunali "un fondo vincolato perche' il minore e'
detentore di diritti" e si schiera a favore dell'abolizione
dell'istituto della 'legittimazione' per cui il bambino nato
fuori dal matrimonio, anche se riconosciuto, "non ha parenti e,
se succede qualcosa ai genitori, puo' andare in un istituto, e'
una cosa vergognosa", sottolinea.
Il presidente della Commissione per l'infanzia e l'adolescenza,
lancia poi una 'proposta-provocazione': "Dite che bisogna fare
piu' figli e li facciamo noi, allora dobbiamo pagare meno tasse
come madri perche' facciamo tre lavori... Questo fatelo, sarebbe
un ottimo incentivo".
Anna Maria Serafini, vicepresidente della commissione per
l'Infanzia, chiede di accelerare sul via libera al garante
dell'infanzia", proponendo la 'legislativa' in commissione ed
evitando cosi' l'approdo in aula. Poi punta il dito contro la
carenza di risorse. "Ogni anno- rileva- diminuiscono del 30% le
risorse per l'infanzia". La senatrice del Pd chiede allora di
"ripristinarle e aumentarle visto che spendiamo per l'infanzia un
terzo degli altri".
Enrico La Loggia prende atto "felicemente" di come "si sia
potuta realizzare una piena convergenza tra governo e Parlamento
per prevedere una specifica voce nei bilanci dei comuni da
destinare alla tutela dell'infanzia". Il presidente della
commissione per l'Attuazione del federalismo fiscale conclude:
"Indipendentemente dalla collocazione geografica, saranno
garantiti servizi finalizzati alla tutela di infanti e
adolescenti, che rappresentano il futuro del paese e sono,
quindi, una preziosa risorsa da preservare".
(Wel/ Dire)