SONO I GIOVANISSIMI A SOTTOLINEARE IL VALORE DELL'UGUAGLIANZA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 nov. - In occasione del
lancio della campagna di sensibilizzazione "Io come Tu", a favore
dell'uguaglianza di tutti i bambini e gli adolescenti in Italia,
l'Unicef Italia ha presentato un'indagine on-line da cui emerge
che gli adolescenti sono piu' sensibili degli adulti per la lotta
al razzismo. La presentazione si e' svolta nell'ambito delle
celebrazioni per la Giornata nazionale per i diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza organizzate dalla Commissione
parlamentare per l'infanzia a Montecitorio.
L'indagine ha coinvolto due tipologie di campione differenti
(400 adolescenti dai 14 ai 17 anni e 400 adulti over 18). Se il
razzismo e' un tema percepito come esistente tanto nei ragazzi,
quanto "nei piu' grandi", sono i giovanissimi con il 35,3% del
campione, a sottolineare maggiormente l'importanza del valore
dell'uguaglianza, riservano un secondo posto alla causa, dopo i
diritti umani, rispetto ai diritti fondamentali.
Diversa e' invece la scala delle preferenze degli adulti, per
i quali il principio dell'uguaglianzaoccupa una posizione
secondaria (21,3%) rispetto al diritto alla salute (42,5%) e al
lavoro (29,8%). E in quanto a lotta al razzismo, ancora una
volta, la preoccupazione sembra essere piu' giovanile (12%) che
del mondo adulto (3%). Per quasi la meta' dei ragazzi
intervistati (47,8%) razzismo non equivale soltanto ad atti di
violenza, ma a rifiuto ed emarginazione verso persone di altra
etnia, religione e altro.Del razzismo gli adolescenti hanno
un'esperienza sia indiretta (55,6%), principalmente mediata da
giornali, sia tangibile e quotidiana, (46,9%) riferibile a
contesti scolastici come altri contesti urbani, mentre
l'esperienza diretta per gli adulti e' dichiarata solo dal 33,5%
del campione.
Ma se per tutti le opinioni relative alla tematica affrontata
si formano principalmente attraverso l'educazione familiare,
opposta e' tra le due diverse generazioni la percezione delle
cause di razzismo: colpa soprattutto dell'ignoranza di alcuni
italiani per i piu' piccoli (35,8%) e attribuzione di
responsabilita' ai comportamenti sbagliati di alcuni stranieri
(35,9%). Per tutti, il fenomeno del razzismo e' stabile e
tendente all'aumento, ma la buona notizia e' che sia per gli uni,
sia per gli altri, e' assolutamente un fenomeno reversibile se
esiste la partecipazione di tutti.
(Wel/ Dire)