(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 nov. - L'assessore alle
Politiche sociali, Nicola Sabatino Ventura, il dirigente del
settore, Giuliano Siciliano, e il responsabile della Fondazione
"Citta' solidale", padre Piero Pugliesi, hanno presentato alla
stampa il bilancio del progetto 'La casa d'Ali'', rivolto a
stranieri minori non accompagnati. Il progetto, iniziato a fine
2008, e' stato finanziato per una nuova annualita' grazie al
Fondo per l'inclusione sociale degli immigrati del ministero del
Lavoro. L'ente attuatore e' il comune di Catanzaro, in
convenzione con l'Anci, mentre a gestirlo e' la Fondazione
"Citta' solidale". "Non si puo' affrontare il fenomeno
dell'immigrazione soltanto con gli slogan - ha affermato
l'assessore Ventura - 'La casa d'Ali'' e' un modo concreto per
dare accoglienza ai tanti bambini che arrivano nel nostro Paese
da soli, senza i familiari e che, senza un nostro aiuto,
avrebbero serie difficolta' a integrarsi".
Ventura ha sottolineato come Catanzaro sia stata la prima citta',
in Italia, ad aver avuto finanziato il progetto, definito
'encomiabile' dal dirigente Siciliano. ''E' nostro dovere - ha
spiegato quest'ultimo - aiutare questi ragazzi, affidarli a una
struttura in cui possano conoscere la lingua e ricevere ogni
sostegno: in particolare vitto, alloggio e assistenza
sanitaria".Padre Piero Pugliesi ha spiegato cosa prevede il
progetto il quale, finora, e' stato rivolto a 39 ragazzi, 23
accompagnati dalle forze dell'ordine e 16 arrivati spontaneamente
nella struttura dopo essere stati avvicinati dagli educatori di
strada.
"La durata massima di accoglienza - ha puntualizzato - e' di 100
giorni. Attualmente ospitiamo otto ragazzi. La provenienza e'
varia: la maggior parte arriva dall'Afghanistan, ma abbiamo anche
diversi senegalesi, egiziani e marocchini. Tra i servizi che gli
offriamo, c'e' il supporto per la regolarizzazione della loro
posizione in Italia, corsi di lingua, sostegno nell'inserimento
nel mondo del lavoro, la richiesta dei tesserini sanitari.
Inoltre - ha aggiunto Pugliesi - stiamo cercando di procedere a
degli affidi etero familiari, anche soltanto per qualche giorno a
settimana, in modo da far vivere ai ragazzi un'esperienza umana
che li aiuti nel difficile percorso di inserimento". A tal
proposito padre Pugliesi ha lanciato un appello affinche' le
famiglie catanzaresi diano la disponibilita' ad accogliere nelle
loro dimore i ragazzi ospiti nella 'Casa d'Ali''.
(Wel/ Dire)