PER INTERVENTI CONGIUNTI A SOSTEGNO DEI MINORI IN AREA PENALE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 nov. - Siglato un accordo di
collaborazione tra il Centro di giustizia minorile per la
Calabria e la Basilicata e la Fondazione Calabria etica.Il
protocollo, frutto di contatti precedentemente intercorsi tra le
due istituzioni nonche' di una positiva precedente collaborazione
sperimentale a Reggio Calabria, e' stato sottoscritto per il
Centro di Giustizia Minorile dal dirigente Angelo Meli, e per la
Fondazione Calabria etica dal presidente Luigi Bulotta. L'accordo
prevede l'avvio di un percorso sinergico, nell'intero territorio
calabrese, per l'attuazione di interventi congiunti ed integrati
a sostegno dei minori in area penale e delle loro famiglie.
Attraverso l'accordo, il Centro e la Fondazione si propongono
dipromuovere, nei distretti di Corte d'Appello di Catanzaro e
Reggio Calabria, "il benessere del sistema famiglia partendo
dalla creazione di una cultura della prevenzione e di contrasto
del disagio minorile e della devianza". Obiettivo precipuo,
quindi, e' quello di incentivare risorse a sostegno dei minori e
delle loro famiglie a rischio di esclusione sociale nell'area
territoriale compresa tra Catanzaro e Reggio Calabria, in
sinergia con gli attori sociali pubblici e privati.
Il Centro di giustizia minorile e la Fondazione Calabria etica,
si propongono, dunque, di attivare ogni forma di collaborazione
ed integrazione delle rispettive organizzazioni per lo sviluppo
di efficaci interventi di prevenzione del disagio minorile
attraverso attivita' di sostegno socio-educativo per minori e
giovani a rischio devianza e delle loro famiglie.I due organismi
intendono condividere azioni di sostegno nei rispettivi territori
di competenza nella organizzazione e realizzazione di progetti
mirati alla salute fisica e psicologica dei minori e dei giovani
del circuito penale. Altro importante impegno e' quello di
collaborare per la promozione e il potenziamento delle reti
primarie e secondarie dell'utenza, rafforzando i rapporti con le
famiglie e la comunita' di appartenenza, con l'obiettivo di
sostenere il reinserimento sulla base di una progettualita'
condivisa e orientata alla modifica degli atteggiamenti devianti.
(WEl/ Dire)