STUDIO USA:"PRODUCE DANNI STRUTTURALI AL CIRCUITO CELEBRALE"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 nov. - I bambini nati da
madri che hanno abusato di metanfetamine durante la gestazione
dimostrano una serie di deficit nel comportamento, nel
ragionamento, nella struttura e nel funzionamento cerebrale. E'
il risultato a cui e' giunto un recente studio americano che ha
riportato i principali effetti nocivi delle droghe sul cervello
dei bambini con esposizione prenatale a diverse sostanze
d'abuso.I neonati, infatti, mostrano una ridotta crescita fetale
e, alla nascita, presentano scarsi risultati neuro
comportamentali come l'aumento dello stress e ridotte capacita'
di movimento. Il laboratorio di Neuroimmagini e il Dipartimento
Ucla di Los Angeles, hanno recentemente pubblicato uno studio con
fMRI su 50 bambini, 19 con esposizione fetale alle metanfetamine
(MA), 15 con una concomitante esposizione all'alcol (MAA), 13 con
sola esposizione all'alcol (ALC) e 18 bambini di controllo (CON).
I bambini con esposizione alle MA mostrano un'anomala attivazione
delle aree fronto-striatali del cervello durante l'esecuzione di
un compito di memoria visuo-spaziale. I bambini MAA hanno una
ridotta attivazione cerebrale in diverse aree, specialmente nel
lobo frontale e nel nucleo striato dell'emisfero sinistro,
rispetto ai bambini CON. Il gruppo ALC mostra ancora piu' ridotte
aree di attivazione soprattutto nel nucleo striato destro. In
conclusione, lo studio ha dimostrato che l'esposizione prenatale
alle metanfetamine produce danni strutturali al circuito
cerebrale fronto-striatale che non funziona correttamente durante
compiti visuo-spaziali, con alterazioni alla rete neurale
cortico-striatale del bambino.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)