RILANCIARE ATTIVITA' SINDACATO PER TUTELA PEDIATRI E BAMBINI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 nov. - Giuseppe Gullotta e'
il nuovo presidente nazionale della Confederazione italiana dei
pediatri (CIPe).Il 13 novembre, a Roma, si e' proceduto al
parziale rinnovo delle massime cariche del sindacato e il nuovo
organigramma prevede, oltre al cambio di presidenza, anche un
nuovo segretario nazionale, Paolo Zandara.
Nel corso dell'incontro, dopo l'elezione dei vertici
sindacali, si e' provveduto a tracciare un percorso politico
volto a rilanciare l'azione del sindacato per una tutela maggiore
dei propri iscritti e per garantire la migliore assistenza
possibile dei bambini italiani.Proseguendo sulla linea tracciata
nell'ultimo congresso nazionale di Cagliari, che vede l'etica e
il sociale come punti di riferimento ,CIPe ha individuato una
serie problemi che necessitavano di essere affrontati
urgentemente. Due i punti presi in esame: Enpam e assicurazione
malattia per i primi trenta gironi. Su entrambi il CDN ha
deliberato in merito all'unanimita'. Sull'Enpam si e' concordato
di opporsi a qualsiasi richiesta di incremento contributivo a
carico dei pediatri per due principali motivazioni.
"Innanzitutto- spiega il sindacato in una nota ufficiale-
l'ingiusta esclusione dei pediatri da qualsiasi possibilita' di
esprimere istituzionalmente le loro istanze nella gestione del
fondo speciale.Infatti, pur essendo solamente i pediatri, anche
in misura proporzionalmente determinante, i medici di famiglia e
quelli delle emergenze a versare contributi su tale fondo , dalla
stessa gestione sono incomprensibilmente esclusi in assenza di
un minimo rapporto etico. Secondariamente appare pregiudiziale a
qualsiasi incremento dei contributi la riduzione delle spese di
gestione che appaiono esuberanti e al di fuori di ogni logica ,
anche contro i suggerimenti di recenti disposizioni di legge".
Sulla necessita' di ristabilire una adeguata copertura
assicurativa per i pediatri di famiglia , relativa ai primi
trenta giorni ora affidata alla volontarieta' del singolo, il
sindacato si e' sempre opposto."Solo un contratto solidaristico -
prosegue la nota - puo' garantire una efficace copertura , ma
questo deve avvenire senza costituire qualsivoglia ente
intermedio che abbia una gestione in cui siano coinvolti i
vertici sindacali".
In accordo con i principi etici , la nuova dirigenza auspica
che "i sindacati in genere facciano un passo indietro e almeno i
loro massimi vertici abbandonino i ben remunerati incarichi,
anche doppi , nei vari consigli Enpam e societa' partecipate,
onde evitare di essere a loro volta amministratori e controllori
di se stessi e stabilire nei rinnovi contrattuali , quanto debba
confluire nelle casse degli enti da cui sono peraltro
profumatamente pagati".
(Wel/ Dire)