(DIRE - Notiziario Minori) Auschwitz-Birkenau (Polonia), 16 nov. - "Che cosa pensate oggi dell'umanita'? Che cosa provate quando sentite parlare tedesco? Che cosa possiamo fare noi come testimoni di 'secondo grado'?". Dopo aver visto i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, gli studenti delle scuole superiori della Capitale che hanno partecipato con il Comune di Roma al Viaggio della memoria hanno voluto conoscere a fondo l'esperienza dei due sopravvissuti che con loro hanno ripercorso i luoghi simbolo dello sterminio nazista.
E cosi' ieri sera le domande le hanno fatte loro. Tante e tutte diverse, a tal punto da non voler piu' lasciar andare Sami Modiano e Alberto Israel, entrambi scampati alla 'soluzione finale'. C'e' chi ha chiesto "qual e' il sentimento prevalente dopo un'esperienza cosi' drammatica", chi ha voluto sapere "di che cosa puo' avere paura un uomo che ha vissuto quella tragedia", qualcun altro ha domandato "cosa si prova nei confronti dei responsabili".
E le risposte sono arrivate, coinvolgendo i ragazzi nonostante la stanchezza: "Noi siamo colpevoli di continuare a vivere. Il nostro senso di colpa non finira' mai. Il perdono? Per perdonare serve la delega di 6 milioni di persone. Nessuno potra' mai averla, nessuno sara' mai autorizzato a perdonare".
Ancora una volta durante questo viaggio, Modiano e Israel hanno ripetuto il senso della loro vita oggi, che e' quello di "raccontare a voi cio' che e' successo, essere testimoni". E ancora una volta spiegano che per anni si sono chiesti "perche' io? Perche' continuo a vivere quando tutti i miei cari sono morti li', ad Auschwitz?". E la risposta "siete voi", ha detto ancora Modiano ai ragazzi. "Io- ha concluso- non voglio essere ringraziato, ma capito. Il messaggio e' arrivato, lo vedo dai vostri occhi".
Infine, Leone Paserman, presidente della fondazione Museo della Shoah, ha ammonito gli studenti sulla necessita' di "non essere indifferenti, non far finta di non vedere quando succedono le cose". Consegnando ai docenti delle scuole un libro sull'Olocausto, l'assessore alla Scuola di Roma Capitale, Laura Marsilio, ha salutato i ragazzi dicendo loro che "questo viaggio e' stata un'esperienza unica, una lezione di vita che ci servira' anche per affrontare la vita di tutti i giorni". Perche' "anche oggi- ha concluso Marsilio- nella nostra storia contemporanea e' necessario essere consapevoli di quello che accade".
Il viaggio, iniziato domenica con la visita del quartiere ebraico e al ghetto di Cracovia, e proseguito ieri con i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, si conclude oggi con la visita dei monumenti piu' significativi della citta' polacca.
(Wel/ Dire)