TAPPA FINALE DI PROGETTO EUROPEO SU GIUSTIZIA E LUOGHI MEMORIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 9 nov. - Gli alunni del
"Meucci" di Carpi a tu per tu con la storia con la 'S' maiuscola:
due ragazzi della quinta A hanno infatti assistito nei giorni
scorsi a una seduta del processo che vede il Tribunale penale
internazionale processare all'Aja il leader dei serbi-bosniaci
Radovan Karadzic per la strage di Srebrenica. Si e' concluso
cosi' il percorso nel quale Cristian Basescu e Heide Calangi,
alunni della quinta A del "Meucci", hanno seguito dal 24 al 27
ottobre alla "Anne Frank House" di Amsterdam, il progetto di
formazione "Coming to Justice", assieme ad altri 10 ragazzi
italiani e olandesi.
Il seminario e' stato l'ultimo appuntamento di "Replay"
(Remembrance in Europe-project and learning activities for
youth), progetto europeo presentato dalla Regione Emilia-Romagna
(in collaborazione con Casa Museo Cervi, Fondazione Villa Emma,
Fondazione ex Campo Fossoli, Scuola di Pace di Monte Sole), cui
hanno aderito quattro scuole: il "Meucci" di Carpi appunto, il
"Melloni" di Parma, il "Canossa" di Reggio Emilia, l'"Ariosto" di
Ferrara; piu' una scuola tedesca e una ceca. Il progetto,
iniziato lo scorso anno scolastico, ha proposto un percorso
pedagogico sull'educazione alla memoria, alla cittadinanza
attiva, ai diritti umani, alla trasformazione non violenta dei
conflitti e lo ha realizzato a partire dalla conoscenza dei
luoghi della Memoria, del loro patrimonio delle loro storie. Ad
Amsterdam si e' sviluppata la riflessione sulla "giustizia": la
domanda di giustizia, la possibilita' di rendere giustizia, e'
possibile riaffermare la giustizia dopo le tragedie del XX
secolo, di quale giustizia si tratta, con quali modi?.
Partendo dal processo di Norimberga per giungere ai recenti
processi dell'Aja sulla guerra nella ex Jugoslavia, i ragazzi
hanno affrontato i difficili problemi storici ed etici posti da
quelle vicende servendosi di informazioni fornite da esperti,
documenti, confrontando le proprie conclusioni, ascoltando la
voce diretta di due testimoni vittime delle violenze: un
internato nel campo di Westerborg una sopravvissuta alla strage
di Srebrenica.
Particolarmente significativa si e' rivelata la partecipazione
presso il Tribunale internazionale dell'Aja alla seduta del
processo contro Radovan Karadzic, imputato di genocidio, crimini
contro l'umanita': per oltre due ore i ragazzi hanno potuto
ascoltare il contro interrogatorio ad un teste, svolto tra
l'altro dallo stesso imputato che si autodifende. Il tema, tra
l'altro, e' d'attualita' dato che nei giorni scorsi i 27 ministri
degli esteri dell'Unione europea hanno sbloccato la domanda
d'adesione della Serbia alla Ue legandola pero' alla cattura
dell'ultimo grande latitante, il generale Ratko Mladic,
comandante dell'esercito serbo bosniaco.
(Pic/ Dire)