PER LORO PERIODO STUDI IN UNIVERSITA' ITALIANE O STRANIERE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 nov. - Il ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha premiato, presso
l'Accademia dei Lincei di Roma, i 34 migliori studenti d'Italia,
ragazzi e ragazze (poche, erano solo due) che si sono distinti
per aver partecipato a olimpiadi nazionali e internazionali di
quelle materie come la matematica, l'informatica, le scienze
della terra che per molti dei loro compagni restano arabo anche
dopo cinque anni filati di scuola.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto ministeriale 'Io
merito' grazie al quale dal 2007 i migliori studenti del paese,
per esempio quelli che prendono 100 e lode alla maturita' e
quelli che si distinguono in particolari competizioni, vengono
premiati con bonus, benefit per l'accesso ai luoghi di cultura,
partecipazione a iniziative formative, ma anche con assegni che
lo studente puo' poi utilizzare a suo piacimento. Per esempio per
i cento e lode ci sono in palio 650 euro.
Quello di stamattina e' stamattina e' stato un ulteriore
riconoscimento che il ministero dell'Istruzione, insieme
all'Accademia dei Lincei, nell'ambito di un protocollo di
collaborazione siglato oggi, hanno voluto attribuire ai ragazzi
che si distinguono per l'impegno nello studio. I 34 'secchioni'
d'Italia potranno passare un periodo di studi all'interno di una
delle realta' universitarie di eccellenza nel paese o all'estero.
"Oggi e' davvero una bella giornata per la scuola italiana- ha
sottolineato il ministro parlando ai ragazzi- I risultati che
avete saputo raggiungere mettono in evidenza tutte le
potenzialita' del nostro sistema di istruzione, che pero' deve
imparare a saper accogliere con meno diffidenza il cambiamento.
Speriamo che le celebrazioni dei 150 anni dall'Unita' d'Italia
siano non solo un momento di festa ma anche l'occasione per una
riscoperta della scuola italiana che ancora oggi e' l'istituzione
piu' importante del paese. Tuttavia dobbiamo essere aperti ai
cambiamenti e non limitarci a difendere lo status quo".
(Wel/ Dire)