ORGANIZZATO DA CIFA PER IL TRENTENNALE DELLA SUA FONDAZIONE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 nov. - I cambiamenti
dell'adozione internazionale negli ultimi trent'anni e le
prospettive future. E' il tema del convegno "30 anni di
adozione", che si terra' a Roma il prossimo 4 novembre.
Organizzato da Cifa onlus per il trentennale della sua
fondazione, ripercorrera' le tappe fondamentali dell'istituto,
aprendo un confronto con politici ed esperti.
L'incontro si propone, infatti, come giornata di riflessione sui
tanti aspetti che riguardano l'adozione internazionale: politici,
rappresentanti di istituzioni e associazioni analizzeranno, fra i
vari temi, l'evoluzione normativa dell'istituto e i cambiamenti
del ruolo delle famiglie, degli enti e degli altri soggetti
coinvolti.
"30 anni di adozione - spiega Gianfranco Arnoletti, presidente di
Cifa onlus - vuol essere un'occasione per fare il punto sui
cambiamenti, ma anche uno spazio di confronto per delineare
prospettive e strategie per il futuro. Occorre prendere atto
delle profonde trasformazioni che hanno investito sia la famiglia
naturale sia quella che adotta e, di conseguenza, adeguare la
normativa e semplificare alcuni passaggi".
Al convegno - moderato da Danila Bonito, inviata del Tg1 -
interverranno, fra gli altri, lo stesso Arnoletti; Alessandra
Mussolini, presidente della Commissione bicamerale per
l'infanzia; Daniela Bacchetta, vicepresidente della Commissione
per le adozioni internazionali e Melita Cavallo, presidente del
Tribunale per i minorenni di Roma. Nel corso dell'incontro sara'
proiettato lo speciale Tv7 realizzato da Danila Bonito "I bambini
della Cambogia". Il servizio illustra la situazione dell'infanzia
nel Paese asiatico e i mezzi con cui Cifa onlus tutela i diritti
dei bambini: adozione internazionale, sostegno a distanza e
progetti di cooperazione allo sviluppo. Via del campo, uno di
questi progetti, ha previsto l'apertura di un centro di
accoglienza per bambini nella citta' di Sihanoukville, in un
quartiere molto degradato in cui l'attivita' principale e' la
prostituzione. Ai piccoli ospiti vengono garantiti sostegno
alimentare e medico, programmi di educazione alternativa e
attivita' ludiche e ricreative.L'iniziativa - il cui nome e'
ispirato alla nota canzone di Fabrizio De Andre' per testimoniare
la drammatica situazione vissuta dai bambini e dai ragazzi del
quartiere - prevede anche un programma di promozione dei diritti
delle donne e dei minori.
(Wel/ Dire)