CASTELBIANCO: "MA CATEGORIA HA COMUNQUE TANTISSIMI MERITI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 mar. - Una situazione che si
crea quando un adulto mostra una totale incapacita' nel gestire
le difficolta'. Cosi' Federico Bianchi di Castelbianco,
psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di
Ortofonologia di Roma, commenta l'episodio di Cento, nel
ferrarese, dove venerdi' scorso una maestra d'asilo per punire un
bambino 'irrequieto' e' arrivata a denudarlo e a farlo colpire
dagli altri piccoli compagni.
"Questa e' un caso che si viene a creare quando l'adulto che
e' responsabile dei bambini e che rappresenta l'educatore, mostra
una totale incapacita' nel gestire una situazione che a volte,
certo, puo' essere difficile- spiega l'esperto-. Ci troviamo di
fronte o ad una persona esasperata, ma data la giovane eta' dei
bambini e' difficile immaginare che non vi siano altre forme
pedagogighe per modificare un comportamento sbagliato, ricorrendo
per esempio ai genitori e alla direzione della scuola, oppure a
una personalita' disturbata, visto che l'uso dell'umiliazione
come punizione non ha motivo di esistere, cioe' di essere
proposta. Un grande problema e' che queste situazioni che
emergono danneggiano una categoria che invece ha tantissimi
meriti e sullla quale e' stata caricata non solo la formazione ma
anche l'educazione dei bambini".
La piccola vittima, che e' stata spostata in un'altra scuola
materna, sembra non voglia piu' parlare neanche con l'amichetto
che ha denunciato l'accaduto, forse perche' era tra quelli
costretti a picchiarlo. "E se cosi' fosse e' normale che che
possa ostentare segni di uno o piu' episodi vissuti in modo
traumatico, che comportano rifiuti di incontri con tutto cio' o
tutti quelli che possano fare rievocare le esperienze vissute",
chiude Castelbianco.
(Wel/ Dire)