(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 mar. - Devono essere
perseguibili forme di abuso come il grooming (la manipolazione
psicologica della potenziale vittima), l'adescamento di minori su
Internet, la ricerca di materiale pedopornografico sul web anche
se questo poi non viene scaricato e coloro che tornano nel loro
paese dopo aver praticato turismo sessuale. Sono alcuni dei
passaggi della proposta della Commissione europea in materia di
lotta allo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia
infantile.
"La proposta di direttiva presentata oggi dalla Commissione
europea rappresenta un significativo passo in avanti in materia
di lotta contro l'abuso- commenta Roberta Angelilli,
vicepresidente del Parlamento europeo con delega ai diritti dei
minori e relatrice per l'Europarlamento della proposta- e lo
sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, in quanto
mira ad agire su tre fronti: prevenzione dei reati, azione penale
piu' dura verso gli autori del reato e maggiore protezione per le
vittime. Abbiamo lavorato insieme al commissario agli Affari
interni Malmstrom- continua la vicepresidente- per presentare al
Parlamento europeo un testo che superasse i limiti della
normativa vigente. Infatti, la direttiva quadro del 2004 del
Consiglio europeo, come dimostrano i recenti fatti di cronaca, e'
ormai superata. La proposta di oggi mira a colmare i vuoti
normativi e a considerare come reato forme di abuso attualmente
non contemplate nella legislazione comunitaria".
Sottolinea l'europarlamentare: "L'abuso e lo sfruttamento
sessuale di minori sono reati orrendi, compiuti nei confronti
della parte piu' vulnerabile della nostra societa'. Crimini
disumani contro i quali l'Europa deve essere impegnata in prima
linea, fornendo un contributo normativo che sia sempre piu'
vicino alla protezione dei bambini e degli adolescenti e alla
tutela delle vittime di questi terribili delitti. Leggi, che
necessariamente devono essere attente a cogliere i cambiamenti
della societa' anche sotto il profilo dello sviluppo tecnologico.
Non a caso- continua- la nostra proposta rende perseguibili nuove
forme di abuso come il 'grooming', ovvero l' adescamento dei
minori su Internet, il fatto di visionare materiale
pedopornografico anche senza scaricare i file o di indurre un
minore a posare in atteggiamenti sessualmente espliciti di fronte
a una webcam".
Quindi il turismo sessuale: "Altro aspetto su cui mi preme
porre l'attenzione riguarda la pratica del turismo sessuale: chi
si reca in paesi esteri per abusare di minori, finalmente sara'
perseguito penalmente una volta tornato in patria. Inoltre, chi
ha commesso reati sessuali sara' obbligatoriamente interdetto
dall'esercizio di attivita' che comportino contatti con minori in
tutto il territorio del'Unione europea e non solo nel paese in
cui e' stata pronunciata la sentenza". Conclude l'Angelilli:
"Come relatrice sara' mio compito dare ascolto a tutte le istanze
che arriveranno dai colleghi parlamentari e da tutti coloro che
sono impegnati nella difesa dei diritti dei piu' piccoli
affinche' l'aula di Strasburgo si pronunci il prima possibile, in
maniera compatta e favorevole, per arrivare ad una rapida
adozione del testo".
(Wel/ Dire)