ASSESSORE LAZIO: "PRESIDI CHIEDONO CONTRIBUTI? COLPA GOVERNO"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 mar. - "Trovo estremamente
offensive e paradossali le dichiarazioni rilasciate dal ministro
Gelmini volte a scaricare sui presidi le responsabilita' di una
politica fallimentare nell'amministrazione della scuola". Lo
dichiara, Marco Di Stefano, coordinatore della IX Commissione
istruzione della conferenza delle Regioni e assessore regionale
all'Istruzione e al diritto allo studio della Regione Lazio.
Per Di Stefano, se "i dirigenti scolastici sono costretti a
rivolgersi alle famiglie, chiedendo loro dei contributi volontari
per far fronte alle spese ordinarie, e' solamente perche' il
governo ha deciso di lavarsene le mani, mandando al collasso le
nostre scuole".
Prosegue il coordinatore: "Al ministro voglio ricordare
solamente la tragicomica circolare con la quale invita i presidi
a far pulire le scuole a giorni alterni per mancanza di fondi e
l'impossibilita' per gli stessi dirigenti scolastici di
inscrivere all'interno dei propri bilanci i residui attivi
derivanti dai finanziamenti degli anni passati non ancora
ricevuti dal Ministero stesso".
"Se la Gelmini vuole realmente non far costare la scuola
pubblica, come lei stessa ha dichiarato- conclude Di Stefano-
decida di investire, visto che da due anni il ministero
dell'Economia non ha previsto nemmeno un euro nel bilancio di
funzionamento delle 10 mila scuole italiane con oltre 40mila sedi
e non pensi di risolvere il tutto prevedendo, tra l'altro solo
per il prossimo anno, un finanziamento che non raggiunge nemmeno
la cifra di 1.000 euro per scuola".
(Wel/ Dire)