SEDE VICENZA: ENTRO 24 ORE UN BONIFICO ALL'ISTITUTO SCOLASTICO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 mar. - La Caritas vicentina
in aiuto dei nove bambini della scuola di Montecchio Maggiore
messi a pane ed acqua nella loro mensa scolastica. La
comunicazione arriva attraverso una nota in cui si evidenzia che
"La dignita' della vita umana, di ogni persona, non e' un valore
negoziabile".
Proprio martedi' il cardinal Bagnasco, aprendo il Consiglio
nazionale della Conferenza episcopale italiana, richiamava nel
suo intervento tale imperativo come inviolabile riferimento
nell'attuale contesto sociale e culturale, anzitutto per i
cristiani ma anche per ogni uomo e donna di buona volonta'.
Nella nota si legge come "mosso dallo stesso dovere, il
vescovo monsignor Nosiglia, tramite la Caritas diocesana
vicentina, a novembre dello scorso anno cosi' spiegava l'esigenza
di attivare una sorta di 'gemellaggi' tra famiglie: 'I Sostegni
di vicinanza sono un'opportunita' di prossimita' nei confronti di
famiglie e persone che si trovano in difficolta' economica
temporanea a causa della perdita, precarieta' o riduzione
dell'orario di lavoro e non riescono a far fronte ai propri
impegni economici e finanziari rispetto a beni e servizi di prima
necessita' fra cui le spese scolastiche per i figli'.
Ed e' proprio per doverosa fedelta' a questo appello che
attingendo al fondo 'Sostegni di vicinanza' la Caritas diocesana
vicentina provvedera', "entro le prossime 24 ore, ad inviare al
conto corrente bancario dell'istituto comprensivo 1 'Anna Frank'
di Montecchio Maggiore, quanto necessario affinche' i nove alunni
della medesima scuola sospesi dal servizio di refezione
scolastica, possano nel prossimo mese avere il pasto garantito.
Pare infatti, dopo le prime sommarie informazioni, che detta
deprecabile situazione non sia stata causata da irresponsabilita'
genitoriali".
L'auspicio resta che, non solo a Montecchio Maggiore ma in
ogni parte d'Italia, la comunita' ecclesiale, la societa' civile
ed i pubblici amministratori si mobilitino affinche' nessun bimbo
debba essere umiliato nella sua dignita', ancor prima che nei
suoi bisogni primari, a causa della precarieta' economica della
famiglia.
(Wel/ Dire)