ISCRIZIONI SUPERIORI: CLASSICO IN TESTA, BENE I TECNICI
CHIUDONO I TERMINI, SCELTE LE SCUOLE DI QUARTIERE E DEI GENITORI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 mar. - Il classico non
tramonta mai. Per non sbagliare, viste anche le informazioni
arrivate in extremis sulla riforma delle superiori, molte
famiglie hanno iscritto i figli al piu' tradizionale dei licei.
Secondo sul podio lo scientifico, comunque in leggero calo.
Rimontano i tecnici, vanno un po' male i professionali. Tra gli
indirizzi nuovi e' il liceo delle scienze umane a catalizzare le
maggiori attenzioni.
Venerdi' si chiudono le iscrizioni alle prime classi delle
superiori e, in attesa dei dati ministeriali, che saranno diffusi
solo tra qualche settimana, dalle scuole emergono gli
orientamenti delle famiglie. "Studenti e genitori- raccontano i
presidi all'agenzia Dire- hanno scelto nel segno della
tradizione, optando per gli indirizzi gia' esistenti prima della
riforma". Sulla scelta hanno inciso, piu' che le brochure inviate
dal Miur per spiegare i nuovi licei e istituti
tecnico-professionali, "il passaparola tra amici, le scuole gia'
frequentate da mamma e papa', la vicinanza o meno degli istituti
selezionati".
Le possibili prospettive lavorative, gli interessi personali e
le vocazioni individuali hanno spesso ceduto il passo alla
comodita' della scuola di quartiere e alle voci di corridoio che
suggerivano questo o quell'indirizzo. Hanno pesato anche le
origini territoriali: i ragazzi delle scuole medie di periferia
preferiscono gli indirizzi tecnico-professionali, i compagni dei
centri storici vanno al liceo.
Alla scuola media Villoresi di Roma stanno ancora facendo i
conti, ma in molti si sono buttati sul classico. A seguire, i
ragazzi hanno scelto scientifico, linguistico e qualche tecnico.
Dalla scuola Settembrini, sempre nella Capitale, segnalano,
invece, la netta rimonta dei tecnici. "Abbiamo venti ragazzi che
li hanno scelti- racconta la preside, Simona Pianese Longo- non
era mai successo prima, soprattutto in una zona benestante come
la nostra. Comunque in testa c'e' sempre il classico: lo hanno
scelto in cento su duecentotrenta alunni di terza media. Lo
scientifico e' in leggero calo, mentre crescono, appunto, i
tecnici, probabilmente perche' la riforma ha alleggerito il
carico orario".
Centro storico di Roma, scuola media Viscontino, i ragazzi di
terza "hanno optato per il liceo, soprattutto classico". Cosi'
anche all'istituto Regina Elena che vicino ha due licei storici
della Capitale. Sempre a Roma, alla media Esopo "il grosso degli
studenti- dice la preside Ada Maurizio- si divide tra classico e
scientifico, preferendo le scuole di zona. I licei sono quelli
che cambiano meno. Gli altri indirizzi hanno pagato la
comunicazione tardiva della riforma. Da noi, per esempio, le
brochure del ministero sono arrivate a poche ore dalla chiusura
delle iscrizioni". Il preside del liceo Newton di Roma, Mario
Rusconi, che e' vice presidente nazionale dell'Associazione
presidi fa la sua previsione: "Licei in testa, piangono i tecnici
e i professionali che ancora navigano nel caos degli indirizzi a
causa delle informazioni tardive. Da noi abbiamo duecento posti,
sono venuti ad informarsi in mille per lo scientifico".
Al 10^ istituto comprensivo di Bologna, situato in periferia,
"la scenta vincente sono stati i tecnici". A Genova, alla scuola
media Durazzo, spiega il preside, Santo Del Dio, "i ragazzi hanno
scelto classico, scientifico e il linguistico. Interesse c'e'
stato anche per le scienze umane". Al Convitto di Genova ha vinto
lo scientifico che e' presente nello stesso istituto, secondi i
tecnici. Licei in testa anche all'istituto Falcone di Palermo.
Alla scuola Marino di Ponticelli, Napoli, un istituto di
"frontiera", come lo definisce la preside Adelia Pelosi, "hanno
vinto tecnici e professionali. In particolare sono stati scelti
l'indirizzo alberghiero e quello industriale. Ma c'e' molta
confusione: tanti ragazzi vogliono andare in scuole dove si danno
qualifiche triennali e non si sa se i corsi saranno attivati
ovunque. Questa confusione li danneggia".
(Wel/ Dire)
|