(DIRE) Roma, 22 mar. - Nell'ambito della rubrica curata
dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il notiziario 'Dire
Minori', pubblichiamo l'articolo su "Accoglienza, integrazione,
valorizzazione degli alunni stranieri", scritto da Renella
Bandinelli, dirigente dell'Istituto di istruzione superiore
"Eugenio Montale" di Pontedera (Pi).
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L'Istituto di istruzione superiore "Eugenio Montale" di Pontedera
(PI) ospita attualmente 75 alunni stranieri:
- una parte e' composta da ragazzi nati in Italia, provenienti
dalle scuole secondarie di primo grado del territorio, con le
contraddizioni e le difficolta' che caratterizzano i giovani di
II generazione nella loro interazione con il territorio;
- un'altra parte e' composta da ragazzi che vivono in Italia gia'
da parecchi anni, con competenze linguistiche anche buone
nell'ambito della comunicazione quotidiana, ma con necessita' di
ampliare e consolidare le competenze linguistiche necessarie per
studiare;
- un'ultima parte riguarda minori giunti in Italia da poco tempo,
con competenze linguistiche nulle o molto limitate, che
necessitano di interventi didattici straordinari, programmati sui
loro reali bisogni individuali, che consentano loro di
apprendere, sviluppare le proprie potenzialita' ed avere successo
scolastico.
Pertanto, l'intera scuola - a partire dalle classi dove sono
presenti alunni stranieri - necessita di un insieme di azioni da
porre in essere per favorire il raggiungimento di competenze di
cittadinanza attiva e solidale (tolleranza, dialogo,
cooperazione, solidarieta', accettazione del "diverso" ecc..):
1. PRATICHE MESSE IN ATTO PER ALUNNI STRANIERI NEO ARRIVATI
(ANCHE AD ANNO SCOLASTICO INIZIATO) NON ITALOFONI:
-Stesura di un protocollo di accoglienza, redatto dalla
Commissione Intercultura, presentato al Collegio docenti ed
approvato.
-Stesura di una scheda sintetica informativa sull'allievo,
compilata dal referente d'Istituto e consegnata ai docenti delle
classi interessate.
-Programmazione individualizzata da parte del Consiglio di Classe
che, sentiti i pareri del docente curricolare di Italiano, della
docente referente che ha curato i primi contatti con l'adulto di
riferimento e con il minore raccogliendo piu' informazioni
possibili sul vissuto scolastico del ragazzo, redige un Piano
Educativo Personalizzato, indicando obiettivi, strategie,
strumenti, metodologie eccà Il Piano, per essere efficace, deve
tenere presente la reale situazione di partenza dell'allievo, le
sue competenze pregresse, il grado di scolarizzazione che ha
raggiunto al suo paese, i suoi tempi di apprendimento, il paese
da cui proviene, la situazione familiare eccàVanno quindi fissati
in maniera realistica obiettivi e tempi.
-Il Consiglio di Classe valuta eventuali materie da introdurre
nel piano in momenti successivi (ad esempio, il Latino per
alunni asiatici), magari nel II quadrimestre quando l'alunno
avra' cominciato a sviluppare le prime competenze linguistiche
necessarie per comunicare in Italiano.
-Scheda di valutazione sulle competenze linguistiche che il
docente curricolare di Italiano compilera' nelle prime due
settimane di frequenza dell'alunno (in seguito ad accertamenti
linguistici che fara' in classe) e che consegnera' ai docenti di
laboratorio linguistico.
-Attivazione di laboratori di Italiano L2, in orario scolastico,
secondo modi e tempi che il docente di laboratorio concorda con
il Consiglio di Classe e con il docente curricolare di Italiano.
I percorsi dei laboratori vengono svolti con l'ausilio di libri
di testo specifici di Italiano per stranieri di recente
pubblicazione, piu' un software specifico che, grazie ai file
audio e video, agevola gli apprendimenti.
-Continua interazione tra docente di laboratorio e docenti
curricolari al fine di programmare verifiche, stabilire criteri
di misurazione e di valutazione, eventuali modifiche alla
programmazione, anche in itinere.
-Contatti continui tra docente referente e/o coordinatore di
classe con le famiglie degli alunni o, come spesso accade, con un
adulto di riferimento, soprattutto in caso di assenze ripetute o
prolungate.
-Formazione continua (annuale) dei docenti dei laboratori di
Italiano L2.
-Diffusione nella scuola di materiali didattici elaborati
nell'ambito di percorsi di ricerca-azione tra docenti referenti
delle scuole del territorio e condivisi tramite portali in rete.
-Diffusione nella scuola dei materiali cartacei (dispense, siti
ecc..) raccolti dalla docente referente ai corsi di formazione,
in particolare sul nuovo concetto di "interlingua" (con
conseguente rivoluzione nei criteri di valutazione degli
apprendimenti) e creazione di un archivio di materiali utili a
tutti i docenti d'Istituto interessati.
Obiettivi in termini di COMPETENZE
Competenze trasversali
- Accettazione, condivisione, rispetto delle regole scolastiche
e delle regole generali di ogni convivenza democratica
(interiorizzazione della norma).
- Interazione positiva con il contesto scolastico.
- Partecipazione attiva alle attivita' della classe.
Competenze linguistiche
- Sviluppo delle competenze linguistico-lessicali di base,
indispensabili per gestire una comunicazione efficace - Livello
A del Quadro comune europeo (Common European Framework).
2. PRATICHE MESSE IN ATTO PER ALUNNI STRANIERI CON COMPETENZE
LINGUISTICHE DA CONSOLIDARE:
- Attivazione di un corso di sostegno allo studio e curricolo
facilitato destinato a quegli alunni, di solito del triennio,
che pur possedendo competenze linguistiche adeguate necessarie ad
una comunicazione efficace (BICS), hanno difficolta' nello studio
di alcune discipline e nella lettura di alcuni libri scolastici.
- Formazione specifica dei docenti di laboratorio sul curricolo
facilitato, semplificazione testi.
- Comunicazione continua tra docenti di laboratorio e docenti
curricolari degli studenti interessati, con condivisione di
obiettivi, percorsi, metodi, strumenti ecc.
- Utilizzazione di materiali didattici semplificati scaricabili
da siti appositi.
Obiettivi in termini di COMPETENZE LINGUISTICHE E DISCIPLINARI
- Consolidamento delle competenze linguistiche di base gia'
possedute e progressione fino al livello B e C del Quadro
comune europeo (Common European Framework).
- Sviluppo delle CALP : Cognitive Academic Language Proficiency
o abilita' linguistiche cognitive accademiche (lingua per
studiare).