LA STRUTTURA E' OSPITATA NEL QUARTIERE PRIMAVALLE, A ROMA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 mar. - Saranno 56 le famiglie
con figli autistici che saranno seguite e supportate nel nuovo
Centro italiano per i bambini autistici, inaugurato questa
mattina a Roma e nato dalla collaborazione tra la fondazione
Handicap Dopo di Noi, l'ospedale pediatrico Bambin Gesu' e
l'Opera don Calabria, nella quale e' ospitata la nuova struttura.
All'inaugurazione della struttura, nella borgata romana di
Primavalle, erano presenti il presidente della fondazione Dopo di
Noi Alberto Zuliani, il presidente dell'ospedale pediatrico
Bambin Gesu' Giuseppe Profiti, fratel Giuseppe Brunelli,
direttore dell'opera Don Calabria e Antonio Guidi, delegato per
le Politiche della Disabilita' del Comune di Roma.
La struttura, ricavata all'interno dell'opera Don Calabria e'
composta da due play room, ovvero stanze piu' ampie per i giochi,
strutturati (costruzioni, pennarelli e colori ecc.) e non, ovvero
uno spazio dove giocare in liberta'. Completano il centro quattro
stanze piu' piccole per i colloqui individuali con gli
psicoterapeuti e una sala piu' ampia per la formazione delle
famiglie. "Il Centro e' attivo da due settimane - spiega Zuliani
- e oggi lo abbiamo voluto inaugurare per ufficializzare il primo
centro specializzato per i bambini autistici. Fondamentale
infatti e' che, accanto alla diagnosi precoce si crei un percorso
di terapia seria per lavorare sui piccoli".
Il Centro prevede infatti un trattamento precoce sui bambini ai
quali e' stato diagnosticato l'autismo, una full immersion
formativa per le famiglie dei bimbi, che con un programma
specifico offre ai genitori la capacita' di affrontare tra le
pareti domestiche le complesse dinamiche che lo spettro autistico
porta con se'. Nel Centro infine sara' fatta anche ricerca:
avvalendosi della rete di contatti e collaborazioni del Bambin
Gesu' infatti si lavorera' per la messa in comune di studi e
osservazioni con l'ospedale Brotzu di Cagliari, con un centro
specializzato in disabilita' psichiche di New York e uno
americano-canadese.
Oggi siamo in grado di diagnosticare questa patologia -
sottolinea Profiti - ma bisogna potenziare, e in questo senso
questo centro e' meritorio, l'aspetto della risposta alla
patologia, che non puo' essere data solo in ospedale, perche' ha
bisogno di un intervento integrato". La diagnosi entro i 24 mesi
di vita infatti, dimostrano gli studi piu' recenti, permette "un
recupero enorme delle capacita' dei bambini". Ne e' convinto
anche Guidi, che spiega come esista un vero e proprio "diritto
dovere alla prevenzione", e lancia una provocazione "bisogna che
anche il mondo 'esterno' conosca l'autismo - spiega - queste vite
complicatissime infatti sono il paradigma della nostra societa' e
delle sue difficolta' a comunicare. Bisogna imparare a convivere
assieme, e' una vera e propria sfida di civilta'". Soddisfatto
dell'iniziativa anche fratel Brunelli, che ha spiegato come "i
nostri padroni di casa sono proprio questi bambini che sentiamo
adesso gridare nelle stanze qui vicino. È per loro che abbiamo
aperto le porte, per fare 'casa', ovvero luogo accogliente, dove
vivono gli affetti e le sicurezze, e vedere da dentro il mondo
dell'autismo".
Ai genitori dei bambini tra i 18 mesi e i 6-7 anni, visitati
presso il Bambin Gesu', e' proposto il trattamento intensivo al
Centro del don Calabria, inoltre e' previsto che quattro famiglie
all'anno tra le ospitate saranno di altre province, in modo che
si creino formino genitori di bambini autistici in grado di poter
supportare i propri figli, appoggiandosi, anche da remoto, al
Centro della fondazione Dopo di Noi.
(Wel/ Dire)