(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 mar. - Negli ultimi dieci
anni l'utilizzo di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana e
alcol, non e' ne' aumentato ne' si e' stabilizzato tra gli
adolescenti degli Stati Uniti nelle scuole e nelle comunita'. Al
contrario, l'uso di sostanze oppioidi diverse dall'eroina e'
quasi raddoppiato durante questo periodo (5-9%). E' stato
dimostrato che l'utilizzo di oppioidi tra gli adolescenti
comporta dipendenza in pochi mesi rispetto agli adulti. Il
consumo problematico di oppiacei tra i giovani comporta rischi
sempre piu' alti per la salute, quali overdose, mortalita', e
infezioni causate dallo scambio di siringhe (infezione da HIV,
Epatite C). Per questo studio sono stati presi ad esame 475
giovani di eta' compresa tra i 14 e i 21 anni con problemi
connessi all'utilizzo di oppiacei (OPU) e di marijuana e alcol
(MAPU), confrontati con un altro gruppo di giovani (475 soggetti)
con problemi di sola dipendenza da marijuana e alcol (MAPU).
Sono state raccolte informazioni di carattere socioeconomico
(sesso, eta', etnia) e relative alle condizioni di salute (HIV,
salute mentale, consumo settimanale di marijuana e alcol). Dallo
studio e' emerso che il rischio aggiunto di avere problemi
connessi all'uso di oppiacei tra coloro che fanno uso solo di
marijuana e alcol e' associato ad una maggiore comorbidita':
tassi piu' elevati di problemi psichiatrici e traumi,
comportamenti a rischio nello scambio di aghi e nelle abitudini
sessuali che aumentano la possibilita' di contrarre il virus
dell'HIV. Il 64% dei giovani che utilizzano alcol, marijuana e
oppiacei assume farmaci da prescrizione a base oppiacea, e hanno
una maggiore probabilita' di essere senza casa o avere una storia
familiare caratterizzata da tossicodipendenza. I risultati dello
studio sottolineano la necessita' di pianificare trattamenti che
integrino interventi differenti volti alla cura delle
comorbilita' associate all'uso di droghe.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)