(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 mar. - Occhi puntati sugli
internet caffe' per prevenire un accesso improprio dei minori ai
videogiochi, da punire con eventuali sanzioni. Lo chiede il
Parlamento europeo, che in un rapporto sulla sicurezza dei giochi
elettronici per i minorenni, propone anche un rafforzamento del
sistema di classificazione europeo Pegi, un codice di condotta
per rivenditori e produttori, campagne di sensibilizzazione per i
genitori e un ´bottone rosso´ (fisico o virtuale) per bloccare
l'accesso a certi contenuti Approto il 15 marzo, con 552 voti
favorevoli, 12 contrari e 6 astensioni il rapporto d´iniziativa
curato dal liberale olandese Toine Manders, il Pe, pur
riconoscendo i benefici (anche psicoterapeutici) che posso
derivare dai videogiochi, esprime preoccupazione per un loro
utilizzo non corretto e potenzialmente dannoso per le giovani
personalita' degli utilizzatori minorenni.
Nonostante sia gia' attiva e apprezzata l´etichettatura
europea Pegi (Pan-European Game Information - Informazioni
paneuropee sui giochi), rimangono ancora molte sacche di utenza
senza controllo, prima fra tutte quella degli internet caffe',
dove il controllo dei genitori risulta praticamente impossibile
per il 3,2% dei minori tra 6 e 17 anni. Inoltre, i deputati fanno
notare che i videogiochi vengono sempre piu' spesso acquistati e
scaricati da internet, e chiedono pertanto misure di controllo
adeguate per gli acquisti on line, inclusi quelli tramite carte
di credito o buoni, e si aspettano che il settore dei giochi
"integri sistematicamente modelli di accesso per i giochi online
in maniera tale che i minori non siano esposti a contenuti
nocivi". Il Pe sostiene poi la proposta della Commissione di
introdurre un codice di condotta paneuropeo per i rivenditori e i
produttori di videogiochi, al fine di evitare la vendita ai
minori di articoli dai contenuti violenti o nocivi. In questo
senso, il Parlamento sostiene l´esigenza di sanzioni comuni (e
severe) per i rivenditori e i titolari di Internet caffe'. La
Commissione Ue viene poi invitata a proporre misure legislative
che scoraggino l´uso improprio dei giochi online per favorire
attivita' commerciali sleali, come quelle che inducono i
minorenni ad assumere impegni giuridici (ad esempio attraverso
sottoscrizioni automatiche o dialer con connessioni a costosi
numeri a pagamento) o che inviano messaggi promozionali
anticoncorrenziali come, ad esempio, il product placement o altre
tecniche di marketing nascosto. Per i deputati e' infine
necessario organizzare campagne di sensibilizzazione nazionali,
destinate in particolare ai genitori per aiutarli a scegliere
videogiochi adatti all'eta' e al livello di conoscenze dei loro
figli. Deve essere, infine, favorito lo scambio delle migliori
pratiche fra le autorita' nazionali in vista di integrare
l´alfabetizzazione nel settore dei videogiochi negli obiettivi
educativi della scuola primaria e secondaria.
(Fonte: www.dirittominori.it)
(Wel/ Dire)