STRANIERI NON ACCOMPAGNATI, VIA DALLE GRANDI CITTÀ
AUMENTATI A VENEZIA, ANCONA E BOLOGNA. PIÙ 170% DI AFGHANI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 mar. - Cambia l'identikit dei
minori stranieri non accompagnati in Italia e anche delle citta'
che li accolgono. Provengono soprattutto dall'Afghanistan (+170%
in due anni) - e non piu' dalla Romania in quanto ora fa parte
della Ue -, preferiscono fermarsi nelle citta' medio piccole, che
dal 2006 al 2008 hanno registrato un aumento della loro presenza
del 200%, e fuggono meno dalle strutture di prima accoglienza
rispetto a qualche anno fa (il 40% contro il 62% del 2006). E'
quanto emerge dal terzo Rapporto Anci sui minori stranieri non
accompagnati presentato oggi a Roma.
Nel 2008 il fenomeno dei minori stranieri presi in carico o
affidati alle strutture d'accoglienza ha registrato una
dimensione quantitativa simile a quella rilevata nell'ultimo
rapporto 2006 e superiore a quella del 2007: 7.216 i minori
contattati, 4.176 quelli ospitati in prima accoglienza, 3.841
quelli inseriti in seconda accoglienza. Per la maggior parte si
tratta di ragazzi (il 90% infatti sono maschi), appena sotto la
soglia della maggiore eta' (il 70% ha tra i 16 e i 17 anni).
Per quanto riguarda il paese d'origine seguono l'Albania,
l'Egitto e il Marocco. In aumento anche il numero di minori che
arrivano dai paesi africani instabili o in conflitto (Nigeria,
Somalia ed Eritrea), e dunque potenziali richiedenti asilo. E per
la prima volta fa capolino il Kosovo (non presente fino a oggi
nelle statistiche in quanto Stato autonomo solo dal febbraio
2008). Passando invece alla distribuzione geografica in Italia,
le regioni che hanno segnalato il piu' alto numero di minori
stranieri intercettati sono la Sicilia, il Veneto,
l'Emilia-Romagna, il Lazio e il Friuli Venezia Giulia, che
insieme sono arrivate a ospitare circa la meta' dei minori
stranieri non accompagnati.
Per cio' che attiene l'efficacia dell'accoglienza, osservando
i dati del 2008 e' lievemente migliorata la "tenuta" dei minori
stranieri all'interno delle comunita'. Rispetto al 2006, si
rileva infatti una variazione positiva relativa ai minori che si
fermano almeno un mese nelle strutture di prima accoglienza (dal
34,5% nel 2006 al 52,6% nel 2008). Stabili invece i minori
affidati, che rappresentano circa l'8% del totale, mentre coloro
che hanno il permesso di soggiorno non sono nemmeno la meta'
(anche se sono cresciuti dal 32,5% del 2006 al 42,8% del 2008.
Cambia anche la geografia dei comuni che intercettano i minori
stranieri non accompagnati. Mentre nel 2006, il 75% del totale
dei ragazzi contattati o presi in carico era distribuito in 39
citta', nel 2008 sono state invece 93 le amministrazioni locali
che hanno preso in carico l'85% dei minori soli, pari a 6.137
ragazzi. E' quanto emerge dal terzo Rapporto Anci sui minori
stranieri non accompagnati presentato oggi a Roma. Le prime
quattro grandi citta' che nel 2006 avevano preso in carico oltre
un terzo dei minori (2.654), ovvero Roma, Milano, Torino e
Trieste, nel 2008 hanno registrato tutte quante un tasso di
variazione in negativo (pur restando quelle con la presenza
maggiore di minori stranieri non accompagnati). Ma il loro numero
e' diminuito anche Napoli e nelle citta' di medie dimensioni dove
il fenomeno era stato costante negli anni (come Modena, Reggio
Emilia, Parma, Piacenza, Trento) o dove aveva raggiunto nel 2006,
come nel caso di Cremona e Caltagirone, un picco notevole di
presenze.
Il numero dei minori stranieri non accompagnati intercettati
dai servizi e' aumentato invece a Venezia, Ancona e Bologna, in
particolare a causa dell'aumento di ragazzi afghani e kosovari,
cosi' come in altre citta' medio grandi come Ravenna, Pesaro e
Cividale del Friuli. Il fenomeno e' rimasto stabile a Firenze,
Genova, Favara e Udine. A questo proposito il rapporto dell'Anci
sottolinea la presenza di citta' siciliane come Cammarata,
Montevago, Portopalo di Capopassero, Palma di Montechiaro e
Licata, assenti dalla rilevazione 2006 ma che nel biennio
2007-2008 hanno registrato numeri rilevanti di minori contattati
o presi in carico e provenienti prevalentemente da Egitto,
Nigeria, Somalia ed Eritrea. Stessa cosa e' stata osservata nelle
citta' friulane o di frontiera come Ventimiglia, Bolzano e
Tarvisio, dove si e' registrata la presa in carico da parte dei
servizi comunali di minori afghani, albanesi e kosovari.
(Wel/ Dire)
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