SCUOLA, RETTORE DI BOLOGNA: ASSENTI MATERIE CENTRALI
"SI METTE INGLESE E SI TOGLIE LATINO, MA SI DOVREBBE AGGIUNGERE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 8 mar. - Il rettore
dell'Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi, contesta la riforma
della scuola. In particolare, non lo convince l'assenza di alcune
materie per lui centrali. "Il problema e' che siamo sempre
sostitutivi- analizza questo pomeriggio nel corso di un incontro
pubblico alla Rassegna del libro in piazza Verdi, a Bologna-
applichiamo il paradigma della scienza dove Copernico ha
sostituito Tolomeo. Per cui nella scuola facciamo inglese e
buttiamo via il latino". Invece, ammonisce Dionigi, "bisognerebbe
essere additivi, usare il paradigma cumulativo, della memoria che
aggiunge". La scuola, sostiene il rettore di Bologna, "deve
essere il contraltare di certa modernita', il luogo dove si
impara qualcosa che non impari altrove. Inglese, internet e
impresa li puoi apprendere benissimo anche fuori". Insomma,
secondo Dionigi "bisogna riflettere sulla parola scuola, che oggi
ormai indica solo un edificio ma in realta' e' un'altra cosa".
Il rettore, filologo di professione, ha fatto una piccola
lezione proprio sul tema della parola. "Questo e' il tempo della
retorica totale- giudica amaro Dionigi- non e' piu' il tempo dei
cittadini, ma dei governatori della parola. I colpi di Stato non
si fanno piu' con le armi ma con le parole". Oggi, afferma il
rettore dell'Alma Mater, "il destino collettivo e politico si
gioca sulle parole, di cui pero' abbiamo perso il significato.
Ormai la parola e' ridotta a merce, a slogan, e' solo un vocabolo
che non ha piu' significato: si usano piu' parole per lo stesso
significato o una sola parola per piu' significati". Dunque, "la
parola vive in una sorta di apartheid dal reale- critica Dionigi-
e questa incuria della parola determina la volgarita' della
nostra societa'".
(Wel/ Dire)
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